Blog di Marco Castellani

Tag: NGC 2623

Fusione di galasse in NGC 2623

Dove si vanno a formare le stelle quando le grandi galassie si uniscono? Per comprendere questo argomento, ancora molto dibattuto, gli astronomi sono andati ad indagare nuovamente il sistema NGC 2623, costituito da due galassie nell’atto di fondersi una con l’altra (ce ne occupammo anche noi, nel lontano 2009).

L’indagine – si può dire davvero – è stata condotta “ad ampio spettro”, mettendo insieme i dati raccolti con una serie di strumenti diversi, ognuno operante in bande diverse. E’ stato usato il Telescopio Spaziale Hubble per quanto riguarda la radiazione in banda ottica, lo Spitzer Space Telescope per l’infrarosso, XMM Newton per la banda X, ed infine GALEX per la radiazione ultravioletta.

Il sistema NGC 2623, due galassie profondamente “coinvolte”. Crediti: ESA/Hubble & NASA

L’insieme di tutti questi dati mostra senza possibilità di equivoco, come le due galassie appaiano ormai decisamente “compromesse” una con l’altra, tanto che i due nuclei si sono già praticamente uniti in un gigantesco nucleo galattico attivo.

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NGC 2623, o della fusione delle galassie…

Una recente immagine del Telescopio Spaziale Hubble ci regala una vista di quella che potrebbe sembrare una galassia singola brillante, magari dalle fattezze piuttosto bizzarre: in realtà  quel che si vede è il risultato dell’interazione di due distinte galassie a spirale, non troppo diverse dalla nostra Via Lattea, che hanno sperimentato un gigantesco fenomeno di “collisione”. Il prodotto di questa spettacolare interazione viene denominato NGC 2623 (o anche Arp 243) e si trova a circa 250 milioni di anni luce nella costellazione del  Cancro.

La bizzarra configurazione di NGC 2623 è in realtà un segnale di un evento di fusione di galassie in atto…
Crediti: NASA, ESA and A. Evans (Stony Brook University, New York & National Radio Astronomy Observatory, Charlottesville, USA)

Come ci si potrebbe ben attendere, il processo di fusione tra due galassie è tutt’altro che  tranquillo (anhe se avviene su tempi molto lunghi) ed ha un effetto dirompente su entrambe le parti in gioco. Gli studi condotti finora hanno potuto mostrare come – quando le galassie iniziano ad avvicinarsi l’una all’altra, per effetto della forza gravitazionale – enormi quantità di gas vengono strappate via da ogni galassia verso il centro dell’altra, fino a che il processo ha termine con la fusione vera e propria, a formare un’unica nuova entità.

L’oggetto nell’immagine, NGC 2623, è già in una fase avanzata del processo di fusione, poichè le parti centrali delle galassie originarie risultano già unite a formare il nuovo nucleo dell’enorme nuova galassia risultante. Quello che in maniera più evidente segnala agli astronomi il processo di fusione in atto, sono le due code luminose, sorta di brillanti filamenti formati da stelle giovani: difatti, durante simili collisioni, lo scambio e la compressione di tali grandi quantità di gas si traduce in una decisa incentivazione della formazione stellare in alcune zone, che appunto facilmente si evidenziano per la loro intensa luminosità.

SpaceTelescope Press Release

 

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