Qualcosa che rimane

Che buffo però. Che strano, provare a gestire una risorsa che rimanga, nel mondo poliedrico e in rapido movimento di Internet. Dove è tutto centrato nel presente, ma così nel presente che – in realtà – non ci sei mai. Perché non ti puoi fermare, non puoi respirarlo questo presente. Muta troppo in fretta.

Tutto funzionale ad attirare l’attenzione, contenderti l’attenzione di un momento, magari due. Una gara per catturarti, dentro questo o quel social, in un sito, in un sistema di consultazione e di acquisto.

Anche questa idea che ora è in questo sito, idea che prese forma nel lontano 1997 come breve bollettino di notizie astronomiche, ospitato nello spazio web dell’Osservatorio di Roma (va detto, in un panorama di risorse divulgative enormemente più povero di adesso), ha cambiato varie forme, indirizzi. Ma sostanzialmente è rimasto. E ho cercato di preservare tutto quello che è stato scritto – da me e da altri – senza abbandonare mai nulla.

Nel frattempo, ho cambiato stato di vita, modalità di vivere e lavorare, ho mutato opinioni, lavorato sui miei limiti (dove era possibile), ho fatto esperienze, ho visto la mia famiglia e i rapporti, personali e professionali, evolversi e mutare. Per qualche motivo, però, non ho mai abbandonato per tanto questo spazio. Per alcuni tempi, sì. Ma poi sentivo sempre il bisogno di tornare.

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NEBULA: l’approccio NASA al Cloud Computing

Come saggiamente recita Wikipedia, “con il termine cloud computing si intende un insieme di tecnologie informatiche che permettono l’utilizzo di risorse (storage, CPU) distribuite”.

Tra le istituzioni interessate a tale paradigma tecnologico, senz’altro molto attuale,  vi compare pure l’agenzia spaziale statunitense. Infatti InformationWeek riporta una notizia concernente il progetto open source “NEBULA” della NASA. Sul sito dedicato per ora non vi è moltissimo materiale, ma tutto fa pensare che si stiano ponendo le basi ad una infrastruttura informatica di interesse potenzialmente elevato, man mano che vengono realizzati progetti che ad essa si possano utilmente appoggiare. E poi – cosa che non guasta, soprattutto per un ente scientifico, e dunque preposto alla diffusione della conoscenza – è un progetto dichiaratamente a “sorgente aperta”… !

 NASA NEBULA | About NEBULA

NEBULA is a Cloud Computing environment developed at NASA Ames Research Center, integrating a set of open-source components into a seamless, self-service platform. It provides high-capacity computing, storage and network connectivity, and uses a virtualized, scalable approach to achieve cost and energy efficiencies.

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