Nel tardo pomeriggio di alcuni giorni fa, porto Agnese (tre anni e mezzo) a fare un piccolo giro in carrozzina. Sta scendendo la sera, notiamo che cominciano a farsi vedere le prime stelle, le pi? luminose….

Agnese alza la testa e si accorge della “sua” stellina, che nel crepuscolo gi? si intravede… “Guarda! Ecco la mia stellina! E poi non c’e’ solo quella”, aggiunge subito, “ma c’e’ anche la stella Arturo. Per? ora non si vede”, mi spiega con l’aria di chi sa bene le cose, “…perch? sta da nonna!”.

“Sta da nonna…”, grandioso… medito tra me e me delle distanze relative, e nel resto della piccola passeggiata, mi immagino le sconfinate distanze che ci separano dalla stella Arturo, e provo a confrontarle con la manciata di chilometri che intercorre tra il nostro quartiere e casa della nonna… Ma non ci riesco, la differenza ? cos? marcata, che il mio cervello stenta a chiudere un ragionamento.

Non cos? per? per Agnese, che con docilit? mirabile confronta e riunisce nel suo ragionare, nel suo mondo interiore, distanze smisurate e piccole… E cos? tutto ? portato alla sua misura, e cos? tutto si pu? comprendere…

Marco C.

PS Penso possa essere simpatico non parlare solo strettamente di astronomia, ma anche di quanto a vario titolo puo’ ruotare intorno all’argomento, dunque con questo post del mio “diario familiare” approfitto per inaugurare la sezione “digressioni”… Che ne pensate? Siete invitati a lasciare un commento!

(A proposito, la stella Arturo ? una gigante di magnitudine apparente visuale 0.2 , posta a una distanza dalla Terra di 10 parsec.)

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