Recenti ricerche sulle galassie sferoidali nane condotte da un team di astronomi all’Universit? di Cambridge portano nuove conferme presenza di grandi quantit? di materia oscura in tali galassie.

I risultati di tale ricerca sono stati appena presentati all’International Astronomical Union, che si svolge Sydney, in Australia.

Sappiamo che le galassie nane contengono molte meno stelle delle galassie ‘ordinarie’, come la nostra Via Lattea. Il fatto decisamente interessante ? che da molte ricerche sembra evidente che tali piccole galassie contengano una frazione rilevante di “materia oscura”, cos? chiamata la materia che non emette radiazione visibile e che dunque non pu? essere osservata dagli astronomi.

Un modo per mettere in evidenza la materia oscura ? studiare gli eventuali effetti gravitazionali che pu? avere sulle stelle (che sono visibili!) in una data regione: studiando il moto di molte stelle nelle galassie Draco ed Ursa Minor, gli scienziati hanno provato a costruire un modello teorico di tali galassie.

Nel caso di Draco, ? risultato che le osservazioni dei moti stellari possono essere spiegate, a patto che si ammetta che la galassia contenga circa cento volte pi? materia oscura rispetto alla materia concentrata in stelle.

Nel caso di Ursa Minor, l’analisi ? pi? complessa, ma mostrerebbe una distribuzione di materia oscura piuttosto differente da quella che si suppone valga per le galassie ordinarie.

Sebbene tali risultati siano in una certa misura dipendenti dalle assunzioni del modello teorico, nondimeno sono di grande interesse, per la comprensione stessa della grandezza dell’alone di queste galassie, e per le indicazioni che possono fornire sulle modalit? di formazione delle galassie e della distribuzione della materia oscura.

Link alla notizia sul sito dell’Universit? di Cambridge.

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