I notevoli risultati prodotti dall’esperimento WMAP (Wilkinson Microwave Anisotropy Probe), di cui si ? parlato anche in queste pagine, non devono per? far dimenticare quanto ancora vi ? da scoprire sulla struttura e sulle caratteristiche dell’universo…

E’ questo, in estrema sintesi, il tema di un interessante articolo in stampa sulla rivista internazionale Science Magazine, a firma di Sarah L. Bridle, Ofer Lahav, Jeremiah P. Ostriker, Paul J. Steinhardt. L’articolo Iche si pu? scaricare gratuitamente dal sito degli Astrophysics Abstract), ha il significativo titolo di “Precision Cosmology? Not Just Yet”.

Gli autori riconoscono la notevole portata dei risultati del progetto WMAP, che anzi avrebbe convicentemente confermato importanti
aspetti dell’attuale modello cosmologico standard. I risultati mostrano con notevole precisione che lo spazio ? piatto (piuttosto che curvo) e che l’espansione dell’universo e’ in fase di accelerazione.


Immagine “artistica” della sonda WMAP in orbita
(Credits: NASA)

Accanto a tali acquisizioni, per?, gli autori hanno cura di mettere in evidenza alcuni temi ancora decisamente “aperti”, tra i quali, l’incertezza che ancora permane sulla densit? della materia oscura e delle fluttuazioni iniziali di densit?, parametri importantissimi perch? descrivono la quantit? e la distribuzione della materia che , nel tempo, si addensa a formare le galassie ed ogni tipo di struttura nell’universo.

Le conclusioni sono che, pur riconoscendo la portata “storica” dei risultati di WMAP, “rimane ampio spazio per le sorprese. Solo cinque anni fa, i progressi compiuti dalla tecnologia e dalle metodologie di indagine astronomica, portarono alla scoperta che l’espansione dell’universo sta accelerando. Il futuro promette avanzamenti tecnologici ancora pi? marcati, che a loro volta condurranno a nuove sorprese per la cosmologia”

Insomma (per nostra fortuna, direi) la cosmologia, e l’indagine astronomica in generale, promette di rimanere a lungo un eccitante campo di indagine…

Marco C.

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