Pochi giorni fa, Mars Reconnaissance Orbiter ha iniziato una campagna “cruciale” della durata di sei mesi, durante i quali dovrà gradualmente modificare la sua orbita intorno al pianeta, fino a raggiungere quella ottimale per la missione…

Dopo tre settimane dall’entrata in orbita della sonda intorno al pianeta Marte, Mars Reconnaissance Orbiter è entrata nelle fase detta “aerobraking”. Tale processo sfrutta l’attrito con la tenue atmosfera superiore del pianeta, per trasformare una orbita assai elongata, di 35 ore (qual e’ quella attuale) nell’orbita – praticamente circolare – di due sole ore, richiesta per l’espletamento degli esperimenti scientifici connessi alla missione stessa.

L’orbiter ha volato fino ad avvicinarsi a soli 426 chilometri dalla superficie di Marte (nel punto più vicino dell’orbita) fin dal 10 marzo, percorrendo finora più di 43.000 chilometri.



Image Hosted by ImageShack.us

Le immagini indicano le zone dove viene emesso il calore, sia nella parte illuminata che in quella “notturna” di Marte (per diverse lunghezze d’onda)

Credit: NASA/JPL-Caltech

Mentre si preparava alla fase di “aereobraking”, il team della sonda ha effettuato i test di numerosi strumenti, ottenendo tra l’altro le prime immagini di Marte acquisite dalla sonda, noncheè dimostrando l’abilità dello strumento chiamato Mars Climate Surrender di tracciare le polveri, il vapore d’acqua e i valori di temperatura nell’atmosfera di Marte…



NASA Press Release

Loading