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Il transito della Stazione Spaziale Internazionale davanti alla Luna. Crediti NASA/ISS.

Alcune domande sul nostro pianeta trovano buone risposte se andiamo a cercare altri posti nel nostro Sistema Solare che possono essere del tutto diversi dal nostro. Nel caso dei crateri d’impatto, possiamo cercare di capire quando e come si sono formati osservando quelli che si trovano proprio sulla Luna, l’oggetto più luminoso del nostro cielo notturno.

Studiando i crateri d’impatto lunare sia quelli più giovani che quelli più vecchi i ricercatori possono mettere insieme i processi fisici che hanno avuto luogo durante i momenti violenti della loro formazione, così come la determinazione della frequenza con cui la Terra sperimenta eventi dello stesso tipo. che sono probabilmente molto più numerosi di quelli verificatesi sulla Luna.

Senza un’atmosfera sostanziale, senza un’attività meteo e senza la tettonica, la superficie della Luna è una sorta di macchina del tempo veritiera per gli eventi che avvengono nella nostra regione del Sistema Solare, molto vicino al Sole. Mentre la nostra Terra continua ad evolversi e a nascondere il suo passato, la Luna svela i suoi segreti molto più facilmente ed è per questo che le missioni lunari attuali e future sono così importanti per la ricerca e la scienza in generale.

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Il cratere Linnè. Crediti NASA.

Prendiamo il cratere Linné, per esempio. Si tratta di un cratere giovane di 2,2 chilometri di diametro che si è formato meno di 10 milioni di anni fa, più di quanto l’umanità abbia vissuto sulla Terra, ma un tempo che da un punto di vista della geologia lunare è alquanto recente.

Si riteneva un tempo che il cratere Linné dalla forma circolare, come lo sono gli altri crateri, avesse una forma a ciottola, permettendo così di essere un cratere di riferimento non solo per i crateri lunari ma anche per quelli terrestri. Tuttavia, le osservazioni laser che hanno permesso di fare una mappatura della superficie lunare grazie al Lunar Reconnaissance Orbiter della NASA che hanno mostrato, all’inizio del 2012, che le cose non stanno proprio così. Linné è al momento molto più simile ad un tronco di cono rovesciato, con un pavimento interno alquanto appiattito e circondato da pareti inclinate che si innalzano per oltre mezzo chilometro dalla sua base.

http://www.youtube.com/watch?v=TSxLCPObzI8&feature=player_embedded

Sul nostro pianeta i processi erosivi del vento, dell’acqua, della terra vengono ben presto a modificare la forma dei crateri simili a Linné, smussandoli, abbassandoli, riempendoli di acqua o eventualmente nascondendoli alla vista con la vegetazione. Ma in un ambiente senz’aria come lo è la Luna,  gli unici agenti atmosferici provengono da altri impatti che mantengono la loro forma per periodi molto più di lunghi, dell’ordine dei milioni di anni. Studiando i crateri giovani in grande dettaglio è stato possibile conoscere meglio che cosa accade quando oggetti di grandi dimensioni colpiscono la superficie, eventi che possono avvenire (e di fatto accadono) abbastanza regolarmente nel Sistema Solare e che possono anche aver permesso di portare la vita sul pianeta Terra.

Si pensa che la maggior parte dei crateri della Luna che vediamo oggi, Linné escluso ovviamente, devono essersi formati entro un piccolo periodo di tempo, tra i 3,8 e 3,9 miliardi di anni fa. Questo periodo, chiamato “Late Heavy Bombardment” (Il Tardo Bombardamento Pesante), ha visto un’alta frequenza di eventi di impatto all’interno del Sistema Solare, non solo sulla Luna, ma anche su Marte. Mercurio, probabilmente anche Venere e la Terra. Infatti, la Terra con una dimensione quattro volte la Luna, deve aver subito impatti molto più frequentemente che hanno portato materiale dal Sistema Solare esterno alla giovanissima Terra, così come aree fuse della superificie, che hanno rilasciato composti come l’acqua che erano rimasti rinchiusi nella crosta e anche la formazione del tipo di ambienti in cui la vita avrebbe potuto aver inizio e uno sviluppo.

Un video interessante:

Fonte UniverseToday: What Craters on the Moon Teach us About Earth: http://www.universetoday.com/99365/what-craters-on-the-moon-can-teach-us-about-earth/

Sabrina

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