Blog di Marco Castellani

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Incroci, scienza e non solo…

Concluso il Carnevale della Fisica che ha avuto la letteratura italiana come tema, vorrei proporre un nuovo progetto: è un forum, nato per parlare di scienza (da un lato) e di connessioni con altre branche del sapere (dall’altro, non meno importante).

Mi piace il termine che mi è stato suggerito da un’amica, “incroci“. Incroci può stare per connessioni con altre discipline, e altrettanto bene può stare per connessioni tra vari blog. Il fatto è questo: anche nel corso del Carnevale di gennaio, mi sono imbattuto in diversi blog che parlano di scienza, di divulgazione, di didattica, in un modo che mi pare molto valido, che ammiro. Allora mi sono chiesto, perché non trovare un modo di connettersi più stabile, di “incrociarsi”, rimanere in contatto?

Proprio per questo, ho voluto allestire questo forum in uno “spazio neutro”, e non su un’area  web direttamente associata a GruppoLocale.it. L’idea è che ogni persona interessata potrebbe richiedere non solo di farne  parte, ma di amministrarne un pezzetto. Eventualmente, renderlo organico al suo blog.  E’ un tentativo, vediamo se funziona. Qui di seguito riporto il post introduttivo nel forum: ovviamente invito ogni persona interessata a registrarsi!

mc

incroci

Incroci tra discipline, tra blog.. un "campo neutro" per chiunque si rispecchi nel nostro modo di vedere la scienza.

Un incrocio è un incrocio. Su questo non ci piove. E’ una possibilità di contatto tra due strade, due percorsi. Due percorsi che in quel momento, in quel punto dello spazio, mostrano di essere uno. Così è bello parlare di scienza e di letteratura insieme. Di scienza e di poesia. Non guardando le vie di fuga come lontane e divergenti, ma affinando l’occhio e la sensibilità del cuore per trovare tutti i punti di convergenza.

Quello che ci muove è ben espresso da quanto ha scritto il poeta Davide Rondoni per il Carnevale della Fisica ospitato in gennaio da http://www.gruppolocale.it

La poesia e la scienza non sono opposte, non lo erano nelle origini della meraviglia che percepisce il mondo come primo passo, e non lo sono dopo il lungo cammino di entrambe, quando si concepiscono e attuano come tensione alla conoscenza del mistero del reale. Quel che Ungaretti chiamava il “segreto” del mondo.

http://goo.gl/4w7dw

Poesia, scienza, meraviglia, mistero…. e gli infiniti percorsi che scorrono fitti tra questi poli. Ci sembra interessante il tentativo di proporre uno spazio di discussione per i temi scientifici, certo, ma con un’enfasi particolare alle possibili, infinite, connessioni con gli altri ambiti dell’umana avventura.

Il tempo dirà se questa proposta sarà apprezzata. Per ora diciamo soltanto che siamo aperti a suggerimenti, contatti e collaborazioni. La cultura vive e si esalta con incroci e ibridazioni: può essere una bella avventura parlarne qui :)

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Rondoni: poesia e scienza non sono opposte

Riceviamo (e assai volentieri pubblichiamo) un pezzo del noto poeta e scrittore Davide Rondoni, che ha gentilmente accolto la nostra richiesta e interviene sul tema del Carnevale della fisica #27, ospitato dal nostro sito GruppoLocale.it .

Arthur Rimbaud dice che la scienza è troppo lenta per noi. Per noi, intende, che mettiamo a fuoco il mondo con il metodo poetico delle analogie e delle irruzioni dell’evidenza nell’apparenza e delle ombre. Con le parole che mettono a fuoco la vita che non si sa e che pur chiede il nostro ascolto parlante.

Davide Rondoni (Immagine dal sito dell'Autore)

Del resto ben prima che voi fisici ci faceste vedere che tutto è movimento ed energia, Dante parlava di “Amore che move ‘l sole e l’altre stelle” e per lui non era una metafora, ma un dato del reale conosciuto. Si tratta di una differenza di velocità – le verità a cui il metodo poetico arriva sono quelle necessarie a un uomo per vivere, e la scienza per analizzare i fenomeni invece ha bisogno a volte di migliaia di anni.

Differenza di velocità e di metodo dunque (la poesia conosce per sintesi, per analogie, vivendo quello stato di conoscenza per stupore e illuminazione che nella scienza accade solo talvolta) ma non di percorso nè di scopo. Del resto, il linguaggio che spesso gli scienziati usano per indicare le realtà primarie o ultime che cercano – oltre alle formule –  è composto di metafore poetiche. Cosa è la “luce fossile” che cercano i registratori dei primi eventi dell’universo ? Non è forse una realtà indicibile con linguaggio poetico ?

E un grande poeta contemporaneo, Les Murray, in una sua poesia afferma che certo Newton ha avuto una grande intuizione vedendo la mela che cadeva dal ramo, ma se si fosse chiesto anche come diavolo aveva fatto quella mela ad arrivare lassù avrebbe scoperto una “fisica più usata”. Ai poeti interessa la fisica del mondo, ovvero il suo movimento – o senso che è lo stesso, dato che non c’è movimento vero senza senso, sarebbe frenesia o agitazione, o al contrario e identico, sarebbe noia.

La poesia e la scienza non sono opposte, non lo erano nelle origini della meraviglia che percepisce il mondo come primo passo, e non lo sono dopo il lungo cammino di entrambe, quando si concepiscono e attuano come tensione alla conoscenza del mistero del reale. Quel che Ungaretti chiamava il “segreto” del mondo. dr

Davide Rondoni ha fondato e dirige il Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna. Ha tenuto e tiene corsi di poesia e letteratura nelle Università di Bologna, Milano Cattolica, Genova, Iulm e in diversi Istituti specializzati nonché all’estero a Yale University e Columbia University (Usa). E’ direttore artistico del festival DANTE09 a Ravenna. Ha partecipato ai più importanti festival di poesia in Italia e all’estero.

Ha pubblicato alcuni volumi di poesia, tra cui  “Il bar del tempo”, è uscito per Guanda nel gennaio ’99 e “Avrebbe amato chiunque” con i quali ha vinto, tra gli altri, i premi più importanti in Italia (tra cui Montale, Carducci, Gatto, Ovidio, Camaiore, Metauro). “Apocalisse amore”. Mondadori, Giugno 2008. Un libretto edito nel 2001, “Non sei morto, amore” (e ripubblicato nel 2006) è letto in performance dall’autore insieme ad un pianista di blues, oltre che messo in scena da Sandro Lombardi e David Riondino. Mentre con una compagnia di tango vengono lette le poesie di “Ballo lentamente con le tue ombre” (Tracce 2009)

E’ presente nelle più importanti antologie di poesia italiana del secondo Novecento edite da Mondatori (a c. Cucchi e Giovanardi) e da Rizzoli (a c. Piccini) e in numerose altre. Sue poesie sono edite in volume o in rivista in Francia, Usa, Venezuela, Russia, Inghilterra, Croazia, Cina e altri paesi…. (leggi la biografia completa sul sito dell’Autore)

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Auguri!

Quest’anno riprendiamo (con il permesso) la cartolina inviata dalla segreteria di Euresis.org.

Con i migliori auguri per un lieto Natale ed un felice anno nuovo. Lo spazio è una fonte di perpetue meraviglie e continue sorprese: con le moderne sonde e i grandi telescopi di cui disponiamo sarà sempre più bello “tenere lo sguardo in alto”. Anche nella vita di tutti i giorni; anche senza telescopi. Natale è una nascita, un nuovo inizio, una speranza: in ogni situazione. Lasciamo aperta la categoria della possibilità, ne potrebbero venire sorprese belle…

Auguri dallo staff di GruppoLocale.it !

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Arriva arriva… GruppoLocale Plus !

Da poco più di un giorno, anche il social network  di Google ha abilitato le “pagine”, una sorta di profili non legati ad un utente ma ad una specifica tematica. 

Il paragone più che ovvio è alle ormai celebri pagine di Facebook, che in effetti si sono dimostrate uno strumento utilissimo anche per noi di GruppoLocale (tanto che la nostra pagina ha raccolto al momento la cifra non indifferente di 770 “iscritti”). Benchè le “pagine G+” siano operative solo da una manciata di ore, una rapida analisi mostra come già vi siano una miriade di pagine registrate sul network, dedicate agli argomenti più disparati (inclusa naturalmente l’astronomia!). Segno ulteriore dell’interesse che ha ormai maturato il pur giovane social network G+.

La nostra pagina G+ bella fresca..

Siccome noi da questa parti siamo tanto appassionati di astronomia quanto… desiderosi di esplorare le nuove tecnologie, non abbiamo esitato ad aprire una pagina relativa a GruppLocale anche su Google Plus! La nostra pagina, che per ora è del tutto sperimentale (quella “vera” ora rimane su Facebook, visto il buon successo che ha), la potete trovare a questo indirizzo (non lo riporto per esteso che non è troppo mnemonico, ahimé!).

Se siete su Google+ provate ad aggiungere alle vostre cerchie la nostra pagina, se vi va. Nel prossimo futuro studieremo le possibilità di diffusione delle news e di interazioni che ci garantisce la nuova pagina, e valutaremo se affiancarla stabilmente alla pagina Facebook.

Nel frattempo, come sempre, ogni commento sarà sicuramente molto gradito!

 

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Buon Natale!

Tanti auguri di un lieto Natale, di pace e serenità, dalla redazione di GruppoLocale!!

Crediti: ESA/Hubble e Claudia Castellani

Dio si è incamminato verso di noi.

Da soli non potremmo giungere fino a Lui.

La via supera le nostre forze.

Ma Dio è disceso. Egli ci viene incontro.

Egli ha percorso la parte più lunga del cammino.

Ora ci chiede: Venite e vedete quanto vi amo.

Benedetto XVI

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Il nostro gruppo Diigo

Come avrete avuto modo di vedere se seguite il nostro gruppo su Facebook, abbiamo appena “lanciato” un LinkBlog associato al nostro sito, appoggiandoci all’eccellente servizio offerto dal sito di social bookmark Diigo (il preferito dallo scrivente…!). L’indirizzo del gruppo è http://groups.diigo.com/group/gruppolocale.

Il sito è pensato per avere rapido accesso a quei link giudicati dalla redazione “particolarmente significativi”, sia perché raccolgono risultati scientifici davvero eclatanti e di interesse duraturo (come la raccolta di migliori immagini di Chandra, ad esempio), sia perché illustrano, con articoli, interviste e saggi, la “posizione culturale” che GruppoLocale segue con più interesse, e che vuole sempre più connotare il sito stesso. Un atteggiamento verso la scienza che si basi sullo “stupore” della scoperta, opposto alla esasperata specializzazione (purtroppo incoraggiata da talune istanze della modernità), aperta piuttosto ad una inesausta e “baldanzosa” ricerca di contatto e contaminazione con le altre branche del sapere e – più in generale – con tutti gli aspetti dell’ “umana avventura”. L’intento è di valorizzare la promozione di un individuo che, al di là delle specifiche competenze, possa guardare con occhi davvero aperti ed atteggiamento positivo, alla sfida quotidiana del reale. In questo speriamo di dare il nostro piccolissimo contributo, di scienziati ed appassionati della realtà.

Il gruppo si può seguire senza alcuna iscrizione; per gli iscritti è possibile sottoporre dei link e partecipare alle discussioni relative (che possono avvenire nel sito stesso, potete vedere come esempio un breve messaggio di benvenuto). E’ anche possibile – in pure stile “Facebook” – appore dei “like” ai vari link.

Marco

PS Come sempre, ogni feedback sarà molto gradito!! 🙂


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News dalla nostra Galassia


Un’immagine dell’ammasso globulare M80 (NGC 6093) ottenuta con l’Hubble Space Telescope. M80 contiene centinaia di migliaia di stelle ed è uno dei 147 ammassi globulari conosciuti associati alla nostra Galassia. Crediti: The Hubble Heritage Team / AURA / STScI / NASA.

Per la prima volta un gruppo di ricercatori ha osservato le primissime fasi della storia evolutiva della nostra Galassia. Ricercatori dell’ Argelander Institute for Astronomy dell’Università di Bonn e del Max-Planck Institute for Radioastronomy di Bonn, hanno dedotto che la nostra Galassia si sia formata in alcune centinaia di milioni di anni. Il gruppo di ricercatori ha pubblicato i risultati sulla prestigiosa rivista “Monthly Notices of the Royal Astronomical Society” (MNRAS).

Guidati dal Prof. Pavel Kroupa, il team ha osservato gli ammassi di stelle, di forma pressoché sferica, denominati ammassi globulari che si trovano nell’alone della nostra Galassia, al di fuori dei familiari bracci di spirale, in uno dei quali in posizione periferica si trova anche il nostro Sole. Ciascuno di essi può contenere centinaia di migliaia di stelle; si pensa si siano formati insieme alla proto-galassia che, successivamente, è evoluta in quella attuale.

Gli ammassi globulari, quasi dei fossili delle prime epoche storiche della nostra Galassia, hanno lasciato un piccolo indizio sulla loro fase evolutiva. Le stelle degli ammassi globulari si sono formate dalla condensazione di nubi molecolari di idrogeno relativamente freddo; non tutto è stato utilizzato durante la loro formazione. Il gas rimanente è stato espulso dalla radiazione e dai venti della nuova popolazione stellare.

A causa di questa espulsione di gas, gli ammassi globulari si sono espansi e hanno perduto le stelle della loro periferia. Questo significa che l’attuale forma degli ammassi è stata influenzata in modo diretto da quanto è successo nei primissimi giorni della loro esistenza” ha spiegato Michael Marks, studente di dottorato del Professor Kroupa e primo autore dell’articolo.

Gli ammassi sono stati pure modificati nella loro forma dalla Galassia in formazione e gli scienziati tedeschi hanno calcolato in modo molto preciso come la proto-Galassia abbia influenzato gli ammassi globulari. I risultati mostrano che le forze gravitazionali esercitati sugli ammassi stellari dalla proto-Galassia sembrano aumentare con il contenuto di metalli delle stelle che li compongono (in astronomia con il termine “metalli” si indicano tutti gli elementi che sono più pesanti dell’idrogeno e dell’elio).

La  quantità di ferro in una stella è perciò un indicatore dell’età dell’ammasso. Tanto più giovane è l’ammasso, tanto più alta è la proporzione di elementi pesanti che esso contiene” ha aggiunto Marks. Ma poiché gli ammasso globulari hanno all’incirca la stessa età, le differenze in età non possono essere grandi e significative. Allo scopo di spiegare la variazione delle forze esercitate su diversi ammassi globulari, la struttura della nostra Galassia deve essere cambiata rapidamente in poco tempo.

In particolare, la gigantesca nube di gas da cui si è formata la Via Lattea deve essersi evoluta velocemente in meno di qualche centinaio di milione di anni fino a diventare una struttura compatta tanto da far aumentare le forze gravitazionali in modo significativo. Inizialmente la nube di gas delle dimensioni della proto-galassia deve essere collassata sotto la propria gravità, mentre gli ammassi globulari si sono formati successivamente entro la nube che stava collassando. Il materiale da cui i giovani ammassi globulari sono nati si è arricchito inizialmente degli elementi pesanti grazie alle stelle molto massicce evolutesi rapidamente negli ammassi più vecchi.

Il Prof. Kroupa ha riassunto i risultati: “In questo quadro possiamo combinare in modo elegante i risultati osservativi e teorici e capire perché più tardi si siano formati ammassi più ricchi di metalli che hanno sperimentato campi di forza più grandi. Da questo lavoro, per la prima volta, abbiamo un’analisi dettagliata della primissima storia evolutiva della nostra Galassia“.

La ricerca intitolata “Initial conditions for globular clusters and assembly of the old globular cluster population of the Milky Way“,  di Marks M., Kroupa P. è apparsa sul Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, che al momento è in stampa. Il preprint di questo articolo è disponibile in formato elettronico su: http://arxiv.org/abs/1004.2255

Fonte : http://www.physorg.com/news196363935.html .

Sabrina

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Il tuo quotidiano di astronomia!

Ci perdonino i meno avvezzi alle nuove forme di comunicazione, perché estiamo ancora in ambito web con questo post, stretto parente di quello inviato ieri riguardante il nostro account Twitter gruppolocale, gemello di questo sito.  Oltre alla lista appena inaugurata @gruppolocale/astronomia, grazie ai servizi del sito http://paper.li ora disponiamo anche di un simpatico “quotidiano astronomico”, raggiungibile all’indirizzo http://paper.li/gruppolocale.

L’edizione appena uscita, disponibile su http://paper.li/gruppolocale

Per gli interessati, dirò che il sistema è semplicissimo da configurare; in pratica basta autorizzare il sito ad accedere al proprio account Twitter, poi ci pensa lui ad estrarre le “notizie” che acquisisce dalla timeline propria e di quella delle persone che si seguono. L’effetto non è malvagio, a mio avviso… Comunque, giudicate voi!

Tenete presente che – come ogni quotidiano che si rispetti – si ha una sola edizione ogni 24 ore. L’unica differenza è che – almeno per ora – non lo trovate in edicola.. 😉

 

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