Blog di Marco Castellani

Giorno: 10 Gennaio 2005

La materia oscura, al suo posto…

Dati HST, analizzati da un gruppo di ricerca di Yale usando alcune tecniche coinvolgenti lenti gravitazionali, hanno generato una mappa che mostra come la materia oscura si “addensi” all’interno degli ammassi di galassie, in buon accordo le previsioni teoriche…

Gli ammassi di galassie sono tipicamente composti di centinaia di galassie, tenute insieme dalla forza di gravita’. Attualmente si ritiene che la loro massa per circa il 90% composta da materia oscura, e solamente il restante 10% sia costituito dalla materia ordinaria, atomi in forma di gas caldo e stelle.

Sebbene si sappia davvero poco riguardo la materia oscura, si ritiene tuttavia che possano esistere strutture di materia oscura a diverse scale di grandezza.
Sono stati anche derivati modelli teorici delle proprieta’ di “addensamento” della materia oscura, a partire da simulazioni ad alta risoluzione della crescita di strutture nell’Universo.

In questo contesto, le nuove ricerche hanno dimostrato che, perlomeno in un intervallo di massa tipico degli ammassi di galassie, esiste un eccellente accordo tra le osservazioni e le previsioni dei modelli teorici riguardo al tipo e alla grandezza di questi “addensamenti” di materia oscura.

L’utilizzo delle tecniche di lente gravitazionale si e’ rivelato importante poiche’ ha permesso ai ricercatori di misurare le deflessioni dei raggi luminosi provenienti da galassie lontane, causate proprio dagli addensamenti di materia oscura…


http://www.yale.edu/opa/newsr/05-01-06-01.all.html

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Un piccolo nucleo casalingo

Tutti sappiamo che ogni pianeta ha un suo campo magnetico, ma come nasce?

In un bunker sotterraneo alcuni scienziati dell'universit? del Wisconsin stanno dando vita ad un progetto di ricerca assai affascinante. Si ? sempre pensato che il campo magnetico, terrestre come di ogni altro pianeta, fosse generato dai movimenti dei metalli fusi nel nucleo. Sorprendentemente questa teoria non ha un modello sperimentale preciso.A questo stanno provvedendo questo gruppo di scienziati del National Science Foundation. Essi hanno riprodotto infatti una grossa sfera di metalli vari mescolati tra di loro, che ruota per generare un campo magnetico. Lla teoria, infatti, non risolve alcune questioni:”Quanto velocemente si accresce naturalmente il campo magnetico? Quando si ferma di crescere? Quali cause ne fermano la crescita?” ci dice Cary Forest, ricercatore dell'NSF al dipartimento per l'Energia, creatore con altri ricercatori dell'esperimento, “sono i dettagli l'importante e il Madison Dynamo Experiment pu? sciogliere i nodi e vedere cosa accade”

http://www.eurekalert.org/pub_releases/2005-01/nsf-tdi010605.php

Cristiano

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