La luce delle aurore su Saturno si comporterebbe in maniera diversa da quanto gli scienziati hanno ritenuto possibile negli ultimi 25 anni…

Nuove ricerca condotte da un team di planetologi statunitensi ed europei, guidati da John Clarke della Boston University, USA, hanno scompaginato le teorie concernenti il campo magnetico di Saturno e di come vengano generate le aurore.

Clarke e i suoi collaboratori hanno scoperto che le aurore del pianeta con gli anelli – a lungo ritenute come una via di mezzo tra quelle della Terra e quelle di Giove – sono invece fondamentalmente differenti da quelle osservabili negli altri due pianeti. La luce che di tanto in tanto riempie il cielo sopra Saturno dovrebbe, in realta’, configurarsi come un fenomeno unico in tutto il nostro Sistema Solare…

Nell’esperimento di Clarke, il telescopio spaziale Hubble ha ripreso delle immagini in banda ultravioletta delle aurore di Saturno, in un periodo lungo diverse settimane, mentre la sonda Cassini registrava l’emissione radio dalle stesse regioni mentre misurava il vento solare, un flusso di particelle cariche che “innesca” il fenomeno dell’aurora.
Queste misure, poi combinate insieme, hanno fornito il quadro piu’ accurato mai realizzato sulla dinamica delle aurore su Saturno.

Le osservazioni hanno mostrato come le aurore differiscano di carattere da giorno a giorno, come puo’ accadere sulla Terra, “muovendosi” in alcuni giorni e rimanendo stazionarie in altri. Tuttavia, in confronto a quelle terrestri, che durano solo una decina di minuti, quelle su Saturno possono durare addirittura per giorni.





Credit: NASA, ESA, J. Clarke (Boston University, USA), and Z. Levay (STScI)

Un altro punto importante (e inaspettato) di queste osservazioni, riguarda il vento solare, che per le aurore di Saturno, dovrebbe giocare un ruolo assai piu’ importante di quanto ipotizzato in precedenza…


http://www.spacetelescope.org/news/html/heic0504.html

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