Il telescopio Spitzer ha per la prima volta registrato la luce proveniente da due pianeti in orbita intorno a stelle diverse dal nostro Sole. E' l'nizio di una nuova era in cui i pianeti “extrasolari” potranno essere direttamente misurati e confrontati. “E' fantastico” affermano i due scienziati Deming e Charbonneau, ed ancora… “siamo stati alla ricerca di questa luce per almeno dieci anni”.

Ad oggi, tutti i pianeti extrasolari, inclusi i due scoperti da Spitzer, sono stati rivelati principalmente con la tecnica dell'oscillazione e pi? di recente con la tecnica del transito. Con il primo metodo il pianeta viene individuato dalla attrazione gravitazionale che esso esercita sulla stella intorno a cui orbita e che fa oscillare la stella. Con il secondo metodo la presenza di un pianeta ? dedotta quando esso passa davanti alla stella causandone un abbassamento della luminosit?. Entrambi i metodi rivelano la dimensione dei pianeti. Con le recenti scoperte Spitzer ha osservato direttamente i bagliori caldi all'infrarosso di due pianeti “Gioviani” chiamati HD209458b e TrES-1. I pianeti “Gioviani” sono giganti gassosi extrasolari saldamente orbitanti intorno alla loro stella. Dalle loro orbite essi assorbono gran parte della luce della stella e brillano nelle lunghezze d'onda all'infrarosso. Per distinguere questo bagliore da quello accecante della stella, gli astronomi hanno usato un semplice trucco. Dapprima hanno raccolto la luce infrarossa proveniente sia dalle stelle che dai pianeti; successivamente, quando il pianeta scompariva dietro la stella essi hanno misurato la luce proveniente, questa volta, solo dalla stella. Questo indicava con precisione quanta luce all'infrarosso apparteneva al pianeta. Con la rilevazione all'infrarosso il contrasto stella-pianeta ? percepibile in modo migliore perch? il pianeta emette la sua propria luce. I dati di Spitzer hanno indicato per entrambi i pianeti una temperatura di circa 1000 gradi Kelvin (727 Celsius). Promettenti osservazioni di Spitzer all'infrarosso sono attese fra breve tempo riguardo i venti e l'atmosfera dei pianeti scoperti. Il telescopio Spitzer ? idealmente configurato per studiare il transito di pianeti extrasolari conosciuti davanti a stelle su distanze dell'ordine dei 500 anni-luce. Dei sette pianeti conosciuti in transito solo i due menzionati rispettavano questi criteri. Quanti pi? pianeti vengono scoperti, Spitzer sar? in grado di raccogliere la loro luce : questo rappresenta un risultato aggiuntivo dato che esso non era in origine configurato per individuare pianeti extra-solari. Al contrario il futuro Terrestrial Planet Finder della NASA , previsto per il lancio nel 2016, sar? in grado di dare un'immagine di pianeti extrasolari delle stesse dimensioni della TERRA.

Tradotto ed adattato da :

http://www.spitzer.caltech.edu

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