Potremmo definirle proprio così, montagne interstellari. Quella che si vede nella bella foto è appena la parte terminale di un enorme “pilastro” di gas e polveri nella Nebulosa Trifida (nome in codice, M20). Molti dei puntini che vedete nella figura sono stelle di piccola massa in fase di formazione: vivranno per molti miliardi di anni, molto più delle loro controparti di massa grande, abituate a far fuori il loro carburante in tempi molto, molto più rapidi.

Sculture cosmiche, in “lento movimento”.
Crediti: NASAESAHubble Space TelescopeHLAProcessing: Advait Mehla

Queste, sono strutture cosmiche che si estendono per diverse decine di anni luce, ma non sono stabili. Piano piano, vengono erose dall’ambiente in cui si trovano, tanto che su scala di decine di migliaia di anni (che non è poi molto, in astronomia) anche queste bellissime strutture si modificano, si disperdono.

In effetti noi le vediamo come statiche, ma sulle scale temporali di una di quelle piccole stelle, queste sono pregiatissime sculture in movimento che impreziosiscono gli ambienti galattici con le loro elegantissime evoluzioni. Chissà, a poterle vedere anche noi così…

La striscia chiara obliqua, nella parte sinistra, è un’ulteriore testimonianza di fenomeni dinamici, poiché è un jet che proviene da una stella, al momento, nascosta da queste immense strutture. Per avere un’idea delle dimensioni, questo “piccolo sbuffo” cosmico, si estende per circa un anno luce (quasi diecimila miliardi di chilometri, a conti fatti).

Davvero tutto cambia, in astronomia. Il fatto è, c’è questo cielo roboante, rutilante, che non ne vuol proprio sapere di essere sempre uguale. Alla fine va così: ogni notte, si inventa qualcosa. Ogni momento, si reinventa. Rinasce, sempre.

Forse, ci suggerisce qualcosa?

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