Così quando arrivano certe ricorrenze, certi compleanni – soprattutto quando la cifra è tonda. Vabbè dipende dal sistema di numerazione, dovrei provare come suona la cifra in altri sistemi di numerazione magari: ecco in esadecimale sarebbe un bel 3C, mentre in binario un più esteso 111100. E non ci posso far niente, ma la cifra in esadecimale mi ricorda subito il quasar 3C 273 ma soprattutto mi ricorda una certa Anita, che insieme al quasar condivide la scena in un fortunato racconto, un racconto che è stato poi stimolo per scriverne altri undici (fino al recente volume La saggezza di uno sguardo).

Quante candeline oggi? Beh, possiamo anche divertirci – per una volta – ad adottare sistemi di numerazione alternativi a quello decimale…

Insomma, arrivato al rispettabile numero di 3C giri attorno al Sole (o a 111100 a seconda di come preferiate), uno un po’ di riflessioni le fa.

La più immediata è guardarmi indietro e scoprire quanta persone mi hanno voluto e mi vogliono bene, ancora e adesso. Certo, quello che non è adesso non conta, non cambia le cose. Me ne rendo conto, più vado avanti: ci vuole un adesso per camminare, per respirare, per esistere. E tantissime persone dovrei ringraziare e spero di farlo – non tanto qui per iscritto, non sto a mettere i crediti come in un film – ma con frasi e respiri e attenzione viva, se appena riesco, quando riesco.

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