Blog di Marco Castellani

Tag: Shuttle

Essere liberi

Volare liberi nello spazio. Essere liberi. A cento metri dalla stiva del Challenger, Bruce McCandless stava davvero vivendo un sogno, fluttuando nello spazio più distante dalla navicella di appoggio, di quanto fosse mai stato fatto.

Essere liberi, nello spazio.  
Crediti: NASASTS-41B

Era il 1984, ma già da diversi anni la NASA aveva sperimentato le passeggiate spaziali: il primo americano a condurre una di queste passeggiate fu, infatti, l’astronauta Edward H. White nel lontano 1965, che si intrattenne al di fuori della navetta Gemini 4 per ben venti minuti.

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Volando per me

Questa immagine è stata acquisita dallo Space Shuttle Columbia con una camera digitale, durante la missione STS-107. Mostra il Sole che gioca con l’atmosfera terrestre, diffondendo un ampio e suggestivo bagliore.

Crediti: NASA

L’equipaggio del Columbia perì durante un tragico incidente nel rientro a Terra, il primo febbraio del giorno 2003. Questa foto è stata diffusa dalla NASA nel Giorno del Ricordo 2022, a diciannove anni da quella terribile tragedia.

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Acrobazie spaziali (con domande)

Lo Shuttle e la Stazione Spaziale Internazionale, impegnati insieme in una sorta di maestosa e spettacolare danza cosmica. Sullo sfondo, la nostra Terra con le nuvole che coprono parzialmente l’oceano blu. Bella immagine: forse simbolo come poche dell’impegno dell’uomo verso la frontiera più moderna, più attuale: la colonizzazione dello spazio. 

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Dal APOD del 31 agosto: lo Shuttle e la Stazione Spaziale Internazionale, in un solo colpo. Crediti: NASA

Certo, un passo alla volta. Senza strattoni. Niente come gli scenari fantasmagorici relativi alla colonizzazione di altri pianeti. Magari, come la colonizzazione di Marte, da tanti anni nell’immaginario collettivo (e nei proclami di politici e presidenti). Questa immagine rilasciata dalla NASA fa capire bene come la colonizzazione di Marte sia da tempo entrata come sogno nel nostro pensare comune. Un po’ come era per la Luna, tanti anni fa.

Concept Mars colony

Elaborazioni artistiche a parte. Ci si potrebbe chiedere, come è stata presa la foto dello Shuttle con la Stazione Spaziale? Di solito le immagini dello Shuttle sono prese dalla Stazione Spaziale. E viceversa. Quindi stavolta ci vede essere dell’altro. E in effetti, la cosa è interessante, e ci riporta indietro all’ultima missione dello Shuttle verso la Stazione Spaziale, nel maggio del 2011. In quella occasione, una navetta con astronauti a bordo lasciò la stazione per avventurarsi nello spazio catturando anche una bella serie di intriganti immagini. Era la russa Soyuz TMA-20, che sarebbe atterrata in  Kazakistan poche ore dopo.  

Guardando la foto, il messaggio è chiaro, e si può anche sognare (ad occhi aperti, però): l’uomo ha bisogno di esplorare, di scoprire. Di portarsi alle periferie, di rivedere il mondo da là. Per comprendere sé stesso, anche. E il mondo più ordinario. Per trovare una risposta alle domande che più ci assillano, come dice benissimo Erwin Shrodinger, in un pannello esposto alla mostra Explorer ospitata al Meeting di Rimini di quest’anno, che ho avuto modo di visitare con grande piacere.

PannelloMeeting

 

 

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Lo Shuttle Discovery arriva allo Smithsonian National Air & Space Museum

Il Discovery e l’Enterprise faccia a faccia durante la cerimonia ufficiale di trasferimento dello Shuttle Discovery della NASA al Smithsonian National Air & Space Museum del 19 aprile 2012. Più di una dozzina di comandanti dello Space Shuttle Discovery, nonchè il senatore e astronauta John Glenn, hanno volato a bordo dello Shuttle Discovery nel 1998 e hanno partecipato alla cerimonia ufficiale durante la quale è avvenuta la firma sull’atto di trasferimento dello Shuttle allo Smithsonian National Air & Space Museum. Crediti immagine: Ken Kremer. Fonte UniverseToday.

Lo Space Shuttle Discovery, la navicella più longeva tra gli shuttle delle missioni della NASA, è entrata il 19 aprile 2012 nella sua ultima casa, al Smithsonian National Air & Space Museum, in Virginia.

Il Discovery ha assunto il suo nuovo “status” di reliquia in un museo, monumento alla promessa e ai sogni di gloria dell’esplorazione dello spazio, ispirando le future generazioni di esploratori spaziali che raggiungeranno confini che andranno ben oltre la comprensione attuale.

Il programma dello Space Shuttle si è concluso e le tre navette spaziali sono andate in pensione. L’ultima missione Shuttle, la STS-135, si è compiuta nel luglio 2011 e ha lasciato l’America senza i mezzi economici per lanciare degli astronauti nello spazio a bordo di una navicella e anche verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS).

Il Discovery è diventato proprietà dello Smithsonian Museum in modo definitivo con la firma del passaggio di proprietà dell’amministratore della NASA Charles Bolden al Museo durante una cerimonia pubblica tenuta il 19 aprile scorso presso lo Steven F. Udvar-Hasy Center dello Smithsonian Museum, a Chantilly, Virginia.

Lo Shuttle fa il suo ingresso al Museo insieme agli astronauti. Crediti: Ken Kremer.

“Oggi, mentre guardiamo indietro alla straordinaria eredità del Discovery, voglio anche guardare avanti a quanto il Discovery e la flotta degli shuttle hanno contribuito per renderla possibile” ha affermato l’amministratore della NASA Charles Bolden. “Mentre la NASA trasferisce gli shuttle nei musei di tutto il paese, ci stiamo imbarcando in un nuovo viaggio di esplorazione spaziale. Basandoci sull’ingegno americano e sulla conoscenza passata del come-dove, la NASA sta collaborando con il settore privato per fornire equipaggio e cargo alla Stazione Spaziale Internazionale e mentre sta realizzando il razzo più potente mai costruito per portare la nazione più lontano nel nostro sistema solare”.

Un’altra inquadratura dello Shuttle Discovery mentre fa il suo ingresso ufficiale allo Smithsonian National Air & Space Museum. Cediti Ken Kremer.

Il Direttore del National Air and Space Museum, Generale John “Jack” Dailey ha affermato che “il Discovery si è distinto come il campione della flotta degli shuttle americani. Nella suo nuova casa, brillerà come un’icona americana, educando e ispirando la gente di ogni età per le generazioni a venire. Il Museo si impegna ad insegnare e a ispirare i più giovani, in modo che possano salire la scala del successo accademico e scegliere professioni che aiuteranno l’America ad essere competitiva e a raggiungere il successo nel mondo del domani”.

Gli astronauti, che sono stati membri di equipaggio a bordo dello shuttle Discovery, lo accompagnano mentre la folla applaude e saluta il suo ingresso. Crediti: Ken Kremer.

Bolden e Dailey hanno firmato i documenti di cessione di fronte ad un’immensa folla accorsa per celebrare l’arrivo del Discovery.

La cerimonia di consegna ufficiale ha visto l’arrivo di oltre una dozzina tra uomini e donne che hanno preso servizio come comandante dello Space Shuttle Discovery compreso anche il senatore e astronauta John Glenn (il primo americano ad orbitare intorno alla Terra 50 anni fa nel 1962.

Glenn ha volato per la seconda volta nello spazio, a bordo del Discovery come specialista di missione, nel 1998 all’età di 77 anni. E’ stato la persona più anziana a volare nello spazio.

Per far posto al Discovery, lo Space Shuttle Enterprise è stato prima rimorchiato e poi portato fuori da una porta potestiore del museo, di buon mattino. Enterprise e Discovery si sono trovati così, per la prima volta, muso a muso, per la cerimonia ufficiale di benvenuto.

Lo Shuttle Discovery prende posto allo Smithsonian National Air & Space Museum il 19 aprile 2012. Crediti Ken Kremer.

Nel tardo pomeriggio, il Discovery è stato rimorchiato per venir posizionato nella sua collocazione definita dentro al museo, nel punto esatto occupato in precedenza dall’Enterprise, che si trovava lì dal 2003.

Complessivamente, il Discovery ha volato per 39 missioni trascorrendo un intero anno nello spazio (365 giorni). Ha orbitato attorno alla Terra per 5 830 volte e viaggiato per 148 221 675 miglia nel corso di una carriera spaziale che copre 27 anni.

Il volo inaugurale del Discovery è avvenuto il 30 agosto 1984 ed è decollato nel suo ultimo viaggio il 24 febbraio 2011. La missione STS-133 è stata l’ultima per la navetta, che è atterrata al Kennedy Space Center il 9 marzo 2012.

Il Discovery ha messo in orbita il famoso Hubble Space Telescope, uno degli strumenti scientifici più importanti e innovati mai costruiti dall’uomo. Il Discovery ha portato molti altri strumenti scientifici in orbita anche per l’esplorazione del sistema solare, tra cui la sonda spaziale Ulisse. Non ultimo, ha giocato un ruolo importante nella costruzione della Stazione Spaziale Internazionale e nelle missioni verso la stazione spaziale russa Mir.

Fonte UniverseToday: http://www.universetoday.com/94727/discovery-enters-eternal-smithsonian-home-as-historic-relic/

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Go for Launch!

La sequenza di immagini che vi presentiamo oggi sono tratte dal video realizzato dalla NASA in preparazione della missione STS-131 disponibile su:

http://www.numaga.com/cool/space-shuttle-launch-sts-131-time-lapse

Un concentrato di pochi minuti. Nella prima immagine qui sopra lo Shuttle viene sollevato per poter agganciarvi i due boosters e il serbatoio centrale. Fonte NASA.

Al Kennedy Space Center lo Shuttle lascia il Vehicle Assembly Building in direzione della rampa di lancio. Fonte NASA.

Lo Shuttle sta per attraccare sulla rampa di lancio 139A. Fonte NASA.

Go for Lunch per lo space Shuttle per la sua STS-131 missione.  Fonte NASA.

Video: Scott Andrews/Stan
Jirman/Philip Scott Andrews

Fonte: http://www.numaga.com/cool/space-shuttle-launch-sts-131-time-lapse

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