
Una immagine del sistema Cygnus-X1
Crediti: NASA/CXC/SAO
Benchè ormai più di un migliaio di articoli scientifici siano stati scritti su questo sistema, la sua natura di buco nero “brillante” e vicino continua ad attrarre l’interesse degli scienziati, che cercano di capire l’esatta natura di questi peculiari oggetti e come interagiscano con l’ambiente circostante. In questo senso, osservazioni con la sonda Chandra e lo strumento XMM-Newton di ESA sono preziose per studiare le proprietà del vento stellare di cui si nutre Cygnus X-1, e per determinare la sua velocità di rotazione.
C’è motivo di interesse su quest’ultimo punto, in effetti: i risultati più recenti indicano che Cygnus X-1 sta ruotando piuttosto lentamente. Questo rende al momento perplessi gli scienziati, che ritengono potrebbe indicare che il sistema si sia formato da un tipo piuttosto inusuale di supernova, che in qualche modo ha inpedito al buco nero appena formato di acquistare una velocità di rotazione paragonabile ad altri sistemi con buchi neri all’interno.
