Blog di Marco Castellani

Giorno: 1 Dicembre 2010

Una galassia fatta tutta di nomi…

Come dare a tutti gli opportuni crediti, quando hai molti collaboratori? Problemone.. nelle riviste scientifiche non è raro trovarsi davanti ad articoli per i quali la prima pagina… è occupata soltanto, in pratica, dal titolo e dai nomi! Questo può capitare, ad esempio, per le grosse collaborazioni, usualmente costruite attorno ad uno specifico progetto o apparecchiatura.

Un problema del genere.. ma moooolto più grande, se lo sono trovati addosso quelli di Galaxy Zoo, il sito dove si può collaborare al riconoscimento di galassie semplicemente con un browser (ne abbiamo parlato più volte anche in GruppoLocale). Non paghi di aver rilasciato uno Zoouniverse Advent Calendar (un calendario dell’Avvento, con tutte le classiche finestrine… dove non trovate però cioccolatini o altre dolcezze, ma … chissà!), questi simpatici ragazzi hanno ideato un poster di “autori”. Il poster mostra la galassia Sombrero (M104) fatta di… no, non di stelle, ma dei nomi dei 35.000 volontari che – tra tutti i partecipanti al “comune lavoro” – hanno permesso la divulgazione dei loro nomi.

Sembra la normale immagine della Galassia Sombrero.. sembra... (Crediti: GalaxyZoo website)

L’idea è carina, e dopotutto, fa anche riflettere. Internet è spesso sotto i riflettori per tristi fatti di cronaca, e  comunque considerato spesso più per i suoi aspetti “deteriori” (legati ad un “cattivo” o non consapevole uso del nuovo medium)  che per le sue specifiche ed inudite potenzialità… no dico, ma voi ve lo immaginereste possibile, fare lavorare su un progetto scientifico 35.000 persone, senza il web? 🙂

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Premio “Vittorio Castellani” – 3a Edizione

Riprendo molto volentieri (anche perché il tema mi è molto caro… anzi, ringrazio gli organizzatori di aver accolto il mio suggerimento!) dal sito dell’Osservatorio di Teramo, l’annuncio del bando per il Premio “Vittorio Castellani”  –  III Edizione Espressività artistica su temi astronomici – Teramo, Novembre 2010 – Aprile 2011

MC

“Solo lo Stupore Conosce”

Fin dalla più remota Antichità l’uomo ha osservato con stupore e meraviglia la Natura che lo circondava e le sue manifestazioni. Dalla immensa varietà della flora e della fauna alle eruzioni vulcaniche, dal fragore di una cascata alla violenza dei temporali, dal sorgere e tramontare del Sole alla visione del cielo stellato, lo stupore iniziale ed i sentimenti – spesso contrastanti – che ne derivavano venivano progressivamente sostituiti dalla volontà (spesso dalla necessità) di “saperne di più”; dalla sete, cioè, di conoscenza. La storia del pensiero umano è in ogni suo momento caratterizzato da questo formidabile binomio, splendidamente sintetizzato nella frase di San Gregorio Nisseno, teologo del IV secolo d. C.

Il Premio è frutto della collaborazione tra Unesco e Osservatorio Astronomico di Collurania-Teramo

Anche nell’epoca moderna, dove meravigliarsi dinanzi ad un fenomeno naturale viene purtroppo spesso bollato come atteggiamento infantile o antiquato, la molla della conoscenza e della curiosità che anima il lavoro degli scienziati in tutto il mondo, continua ad essere lo stupore iniziale dinanzi ai fenomeni naturali, quel non essersi mai aspettato che si verificasse ciò che si verifica, quel chiedersi quindi perché ciò accade e perché ciò accada in quel modo.

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