Blog di Marco Castellani

Abell 370


Crediti: NASA, ESA, the Hubble SM4 ERO Team e ST-ECF.

Abell 370 è uno dei primi ammassi di galassie dove si è osservato il fenomeno di lente gravitazionale (gravitational lensing). Spiegamo in fenomeno considerando questo ammasso in particolare. Se la luce di una galassia lontana, durante il suo viaggio di avvicinamento alla Terra, si trova a passare nelle vicinanze di Abell 370, molto massiccio e più vicino a noi, essa subisce una deviazione causata dalla curvatura dello spazio provocata dall’ammasso stesso. In condizioni molto particolari di allineamento la luce della galassia lontana subisce una scissione in più parti dando quindi origine a immagini multiple (doppie, triple, e addirittura quadruple). Queste parti sono una sorta di archi e di strisce che si osservano nelle foto, ossia immagine della galassia più lontana, allungata e distorta dalla lente. Il fenomeno è dunque una sorta di miraggio cosmico dovuto alla gravità e la lente è dunque l’ammasso Abell 370 tra noi e la galassia più lontana.

Osservazioni compiute nella metà degli anni ottanta con i telescopi terrestri di un arco molto famoso denominato “The Dragon” (in basso a destra nell’immagine), ha permesso di dedurre che l’arco non era una struttura propria dell’ammasso, ma l’immagine della lente gravitazionale galattica che si trovava a circa 10 miliardi di anni luce di distanza.
Hubble Space Telescope ha messo in evidenza particolari inediti dell’arco rivelando la struttura della galassia di sfondo.

Sabrina

Loading


Scopri di più da Stardust

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli via e-mail.

Previous

Tutti i colori di NGC1275

Next

La galassia “fuochi d’artificio”

2 Comments

  1. mcastel

    Grazie Sabrina, molto interessante. Certo questa delle lenti gravitazionali è una cosa veramente utile per lo studio dell’universo profondo.. diciamo che la gravità ci viene in aiuto quando non ce la facciamo a vedere la luce degli oggetti troppo lontani! 😉

    • Diciamo che la natura riesce sempre ad escogitare metodi ingegnosi per farci intuire il suo funzionamento 🙂

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén

Scopri di più da Stardust

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading