Veramente una immagine festosa quella che ci mostra una gran varietà di giochi di luce che interessano i residui spumeggianti non di una, bensì di (almeno) due stelle esplose. La regione è nota agli astronomi come 30 Doradus B ed è in realtà parte di una zona di cielo ben più ampia, nella Grande Nube di Magellano (lontana da noi circa centosessantamila anni luce) dove nuove stelle si stanno formando continuamente, da circa dieci milioni di anni.

La regione di formazione stellare 30 Doradus
Crediti: X-ray: NASA/CXC/Penn State Univ./L. Townsley et al.; Optical: NASA/STScI/HST; Infrared: NASA/JPL/CalTech/SST; Image Processing: NASA/CXC/SAO/J. Schmidt, N. Wolk, K. Arcand

Questa particolare immagine è stata realizzata combinando i dati in banda X provenienti dall’osservatorio spaziale Chandra, il telescopio ottico di quattro metri di ampiezza Blanco (in Cile) e i dati infrarossi provenienti dal telescopio spaziale Spitzer. Per impreziosire poi questa già sapida preparazione, sono stati aggiunti dati provenienti da Hubble, sempre in banda ottica.

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