Blog di Marco Castellani

Tag: cosmologia

Studiare le galassie vicine con il VLT…

“La possibilita’ migliore che abbiamo per comprendere la formazione delle stelle e come essa procede nell’universo, arriva da studi dettagliati degli svariati ambienti stellari presenti nel Gruppo Locale”, cosi’ comincia un intervento di E. Tolstoy,  tenuto in occasione del “VLT Opening Simposium”, il cui titolo, “Studying the Stellar Population of the Local Group with VLT” richiama al ruolo che con tutta probabilita’ sono destinati a ricoprire i nuovi telescopi con base a terra, nel prossimo futuro, per la piena comprensione delle caratteristiche delle galassie a noi piu’ vicine, appunto quelle che concorrono a formare il Gruppo Locale.

Nell’articolo bene si evidenzia come un tale studio rivesta anche una importanza fondamentale per la cosmologia: “molte delle piccole galassie del Gruppo Locale mostrano evidenze dirette di storie di formazione stellare complesse”, per cui “tale sorta di comportamento evolutivo puo’ avere un impatto drammatico sopra l’accurata interpretazione delle survey di galassie ad alto redshift.” Nell’articolo viene inoltre mostrato un diagramma colore-magnitudine “preliminare” della galassia Antlia ottenuto dalle prime osservazioni del telescopio VLT.

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Ma l’universo sta accelerando?

Un lavoro di Micheal Turner (disponibile in rete in forma di preprint) fa il punto sul modello cosmologico che al presente meglio si accorda con i dati osservativi. E sono tali dati che spingono verso un universo… in accelerazione!

In particolare, evidenze raccolte alla fine del 1998 indicherebbero proprio che l’ universo e’ in una fase di espansione accelerata (vedi anche a questo proposito lo speciale La nuova rivoluzione cosmologica in “Le Scienze”, marzo 1999).

Nel preprint, Turner spiega efficacemente come una predizione “chiave” dei classici modelli inflazionari, quella di universo “piatto”, negli ultimi anni cominciasse a mostrare un accordo con le osservazioni sempre piu’ problematico: in particolare, diverse sono le evidenze che inducono a stimare a non piu’ del 30-40 % la percentuale di materia rispetto alla densita’ “critica”.

E per “salvare” i modelli inflazionari, non rimane altro che ipotizzare che la parte restante sia dovuta ad una costante cosmologica. Ipotesi peraltro non smentita dai dati osservativi…

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La cosmologia alle soglie del nuovo millennio…

Due preprint da poco disponibili in rete“Cosmology at Millennium”, e “Cosmology Update 1998” fanno il punto efficacemente sullo stato attuale della cosmologia.

Sappiamo quanto tale disciplina sia in rapida evoluzione: in questo senso articoli come quelli indicati possono risultare utili complementi ai consueti libri di testo sulla materia. “Un secolo fa, non sapevamo come le stelle generano energia, l’eta’ dell’universo si riteneva fosse solo di pochi milioni di anni, e la nostra Via Lattea era l’unica galassia conosciuta…” Cosi’ si legge nell’abstract del primo articolo…

Entrambi i lavori mostrano, comunque, come allo stato attuale, ancora “molte domande cruciali attendano una risposta: tra queste: identificazione e rivelazione delle particelle costituenti la “cold dark matter” … Questi sono tempi eccitanti per la cosmologia!”

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