Stelle di grande massa sono state individuate, per la prima volta in maniera chiara, in zone ricche di elementi pesanti. Le implicazioni per le teorie di evoluzione delle galassie sono notevoli…

Quali sono gli ambiti privilegiati della formazione di stelle di alta massa? Si possono formare nelle regioni ricche di metalli, ed anche nei nuclei delle galassie? Oppure, l’arricchimento chimico nelle zone ad alta metallicita’, e’ capace di inibire la formazione di stelle di massa elevata?

Lungi dall’essere una questione riservata agli specialisti, e’ al contrario una domanda di importanza notevole per comprendere l’evoluzione stessa delle galassie, a loro volta, come sappiamo, considerate i mattoni fondamentali dell’universo. Infatti, le stelle massicce esercitano una decisiva influenza sul gas e sulle nubi di polvere circostanti, poiche’ emettono una grande quantita’ di radiazione elettromagnetica e un notevole flusso di particelle energetiche. Essendo inoltre stelle a vita assai breve (possiedono una evoluzione migliaia di volte piu’ breve del nostro Sole), esse riversano ben presto, nel mezzo interstellare, una grande quantita’ di elementi “processati chimicamente” all’interno delle stelle medesime, e dunque ricchi in elementi pesanti.

Pertanto le stelle massicce rivestono un ruolo fondamentale negli stessi processi di progressivo arricchimento del mezzo interstellare. Poiche’ sappiamo che la composizione chimica di tale mezzo influenza significativamente i tempi e le modalita’ di formazione ed evoluzione delle galassie, diventa chiaro come l’eventuale presenza di tali stelle nelle parti centrali delle galassie possa influenzare significativamente l’evoluzione nel tempo di tali regioni e dunque, presumibilmente, dell’intera galassia ospite.

Con compresibile enfasi dunque, l’Europan Space Observatory (ESO) segnala come un team di astronomi europei e’ riuscito ad osservare direttamente la presenza di stelle Wolf-Rayet (una categoria di stelle di alta massa, originatesi con masse di circa 60-90 volte quella del Sole o anche pi?) all’interno di regione ricche di metalli in alcune galassie dell’Ammasso della Vergine, circa 50 milioni di anni luce lontano da noi.

La foto (ESO) mostra la galassia a spirale NGC 4254 con evidenziate le “regioni H II”, ricche in elementi pesanti, osservate con il VLT. Spettri di stelle osservate in tali regioni mostrano inequivocabilmente di essere originati da stelle massicce, di tipo Wolf-Rayet.

E’ la prima evidente detezione di tali oggetti stellari massicci in regioni ricche di metalli, ed e’ stata condotta sfruttando le superiori possibilita’ osservative del Very Large Telescope (VLT).

Ulteriori informazioni si possono derivare dalla press-release ESO del 23 agosto, relativa a tale scoperta.

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