Secondo 2 strumenti, l'energia delle particelle che la sonda incontra
? stranamente alta: Stamatios Krimigis spiega che questi valori
corrispondono ad una diminuzione della velocit? del vento solare di
circa un fattore 7, grazie ad una tecnica di misura indiretta
verificata quando ancora lo strumento per la misurazione diretta della
velocit? funzionava (la tecnica ha un errore del 20%). Questo vorrebbe
dire che la sonda ha oltrepassato quel punto in cui il vento solare
rallenta bruscamente, e comincia a mischiarsi con con il flusso di
particelle degli spazi interstellari.
Il fenomeno ? esattamente lo stesso di quando apriamo il rubinetto in
cucina: nel lavello si ha una zona attorno a dove cade il getto
d'acqua nella quale quest'ultima ha una velocit? considerevole. Questa
zona ha una forma pi? o meno circolare, e termina piuttosto
bruscamente, dove l'acqua si mescola a quella gi? presente nel lavello
(in questa zona si ha un'onda d'urto terminale). Gli scienziati
pensano che lo stesso fenomeno avvenga alla periferia del Sistema
Solare.
D'altra parte, spiega Leonard Burlaga, le misurazioni del campo
magnetico indicano valori del tutto coerenti con quanto misurato in
precedenza, e non indicano quindi nessun segno del presunto
“sconfinamento” della sonda.
Voyager I venne lanciata il 5 Settembre 1997, e dopo aver visitato i
pianeti del Sistema Solare, continua il suo viaggio verso lo spazio
interstellare grazie ai generatori che sfruttano il calore prodotto
dal decadimento del plutonio. A 26 anni dal lancio(mamma mia quanto
sono vecchio), Voyager I ? lontano dal sole ben 90 UA (1 UA ? la
distanza della Terra dal Sole), mentre la sua sonda gemella Voyager II
? a “soli” 71 UA.
Links:
http://voyager.jpl.nasa.gov/
http://www.jpl.nasa.gov/releases/2003/145.cfm
Notizia di Alfonso Mantero
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