Blog di Marco Castellani

Mese: Gennaio 2004 Page 2 of 4

Arriva anche Opportunity!

Il  gemello  del robot Spirit, Opportunity,
arriver?  su  Marte  alle  6.05  di  domani,  25  Gennaio. Come il suo
gemello,  Opportunity,  dopo  aver  rallentato  nella  tenue atmosfera
marziana, rimbalzer? sul suolo del Pianeta Rosso grazie a uno scudo di
airbags,  e  inizier?  ad  analizzare  il  suolo  attorno ad esso, sul
Meridiani Planum, agli antipodi di dove ? atterrato Spirit.

Oltre   che   su   NASA   TV,   ci   sar?  una  trasmissione  via  web
dell'avvenimento, dal centro di controllo a Pasadena.

Spirit  da  parte  sua  Continua  ad  avere  problemi.  Quello che non
funziona  ?  il software, della sonda. Alcuni dati ogni tanto arrivano
dal robottino che ha si ? resettato (spento e riacceso) una sessantina
di  volte negli ultimi tre giorni. Ieri Spirit ha ripreso contatto con
la  Terra  attraverso  la  sonda  Mars  Odissey,  trasmettendo  ad una
velocit?  di circa 128 Kbs (circa il triplo di una normale connessione
internet).La  trasmissione  non  conteneva  dati  scientifici, ma solo
telemetria;  i  tecnici  non  hanno  ancora  capito le cause di questo
comportamento,  che  non  sono  riusciti a riprodurre nel simulatore a
Terra e che avrebbe potuto produrre danni ad uno strumento scientifico
in  uso  durante  il  primo malfunzionamento. In sintesi, ci vorr? del
tempo, per trovare una soluzione.

Tra  le  altre notizie riguardanti la missione Mars Rovers, citiamo il
fatto  che  grazie  alle  immagini  della sonda Mars Global Surveyor ?
stato identificato li punto esatto dell'atterraggio di Spirit, e nelle
immagini sono visibili il paracadute, lo scudo termico, oltre a Spirit
stesso.

 News a cura di Alfonso Mantero

http://marsrovers.jpl.nasa.gov/home/index.html

Loading

Formisano: ?? il successo anche dei ricercatori italiani?

?? un risultato grandioso e ringrazio il gruppo di tecnici e scienziati italiani e polacchi che in questi anni hanno lavorato al progetto – ha detto – La maggior parte di loro sono giovani che non hanno un posto di ruolo e che spero ora di riuscire a tenere insieme per progetti futuri?

Da sedici anni Vittorio Formisano guida il progetto che ha portato alla costruzione dello spettrometro Pfs, sessantadue anni, una laurea in Fisica ? dal 1992 Direttore di ricerca all'Istituto di Fisica dello spazio interplanetario del Cnr-Inaf a Roma. Potete leggere una sua intervista su l'Avvenire di oggi, al link seguente:

Avvenire Online

Loading

La scoperta degli europei: ci sarebbe acqua su Marte

C’? ghiaccio su Marte. La sonda Mars Express, in orbita intorno al pianeta rosso, ha rilevato la presenza di acqua ghiacciata nel polo sud…

Nel corso di una conferenza stampa alla base Esa di Darmstadt in Germania Vittorio Formisano dell’Agenzia spaziale europea ha detto: “Abbiamo identificato dell’acqua sotto forma di ghiaccio al polo sud di Marte”

Da segnalare inoltre che la sonda Spirit ha ricominciato a cominicare con la Terra.


Fonti della notizie:


La Repubblica Online
– Acqua su Marte


La Repubblica Online
– La sonda Spirit

Loading

Anche Spirit in panne?

Nessun segnale da Marte.  Spirit ? in panne.  WASHINGTON – Problemi per Spirit. Il robot della Nasa non manda pi? segnali da Marte, a causa di un guasto che secondo i tecnici ? potenzialmente grave. La natura della panne non ? stata ancora accertate. L'unica cosa sicura ? che impedisce a Spirit di comunicare con la terra.dal sito “www.repubblica.it” del 22.1.'04 ore 19.15

Loading

Silenzio radio prima delle ultime prove per contattare Beagle 2

I tentativi di contatto con la sonda Beagle 2 sul suolo marziano sono stati volutamente interrotti per un periodo di dieci giorni, per far si’ che la sonda si ponga automaticamente nel modo di comunicazione più adatto per poterne ricevere un eventuale segnale…

 Crediti: ESA
Il silenzio radio dovrebbe infatti portare automaticamente il Beagle 2, qualora funzionante, nel modo di comunicazione che rende massima la probabilità di essere individuato dalla Mars Express, in orbita attorno al pianeta rosso. Al termine di questo periodo, che e’ stato prolungato fino alla notte tra il 24 ed il 25 gennaio (quando la Marx Express dovrebbe sorvolare la zona del pianeta dove e’ scesa la Beagle 2), vi sarà forse l’ultimo tentativo di contatto della sonda…

Loading

stelle di neutroni come buchi neri per getti di materia alla velocit? della luce

Alcuni astronomi di diversi paesi che lavorano con l’Australia Telescope Compact Array della Commonwealth Scientific and Industrial Research Organization (CSIRO), un radiointerferometro nel Nuovo Galles del Sud, in Australia, hanno individuato una stella di neutroni che espelle un getto di materia quasi alla velocit? della luce. Si tratta della prima volta che viene osservato un getto cos? veloce provenire da qualcosa che non sia un buco nero.

Gli scienziati hanno studiato per tre anni Circinus X-1, una fonte luminosa e variabile di raggi X cosmici. La scoperta, descritta in un articolo pubblicato sulla rivista “Nature”, sfida l’idea che soltanto i buchi neri siano in grado di creare le condizioni necessarie per accelerare getti di particelle a velocit? estreme.
“Produrre questi getti – spiega Rob Fender dell’Universit? di Amsterdam, leader del gruppo – ? un processo cosmico fondamentale, che per? non ? ancora ben compreso nonostante venga studiato da decenni. Quello che abbiamo osservato potrebbe aiutarci a capire come oggetti molto pi? grandi, come i buchi neri massivi, possano produrre getti visibili anche a grandi distanze”.
Circinus X-1 si trova all’interno della nostra galassia, a quasi 20.000 anni luce di distanza dalla Terra, nella costellazione del Compasso vicino alla Croce del Sud. Consiste di due stelle: una stella “normale”, probabilmente con una massa pari a 3-5 volte quella del sole, e una piccola compagna compatta, una stella di neutroni che emette lampi di raggi X. Le due stelle interagiscono e la gravit? della stella di neutroni attira materia dalla stella pi? grande, generando radiazioni e getti di materia che viaggiano al 99,8 per cento della velocit? della luce.

Articolo apparso su “lescienze.it”

Loading

Tutti i colori dell’Universo…

Un team internazioneal di astronomi avrebbe determinato il colore  dell'Universo quando era molto pi? giovane di adesso. Potremmo dire, che mentre allo stato attuale l'universo ? in qualche modo sul beige, era decisamente pi? blu in epoche passate, all'epoca in cui aveva solamente 2,5 miliardi di anni…

Sarebbero questi i (bizzarri!) risultati di una estesa ed accurata analisi di un campione di pi? di 300 galassie  comprese in una piccola zona del cielo del sud, il cosiddetto Hubble Deep Field Sud.

L'obiettivo principale dell'indagine era quello di comprendere come il contenuto di stelle dell'Universo si e' formato e poi evoluto durante il tempo. Ed ecco la spiegazione dei “colori predominanti” dell'Universo, dalle parole di  Marijn Franx, dello staff del Leiden Observatory (Olanda): “Il colore blu dell'universo primordiale ? motivato dalla luce di colore predominante blu che proviene dalle stelle giovani nelle galassie. Il colore pi? rosso dell'Universo oggi si spisga con il numero relativamente pi? grande di stelle vecche, di colore rosso.”



Il principale investigatore del team, Gregory Rudnick , del Max-Plank Insitut f?r Astrophysics (Garching, Germania), aggiunge: “Poich? la quantit? complessiva di luce nell'Universo nel passato era circa la stessa di oggi, e una stelle blu giovane emette molta pi? luce di una stella rossa, vecchia, questo implica che ci devon esser state assai meno stelle nell'Universo giovane di quante ce ne sono ora. Le nostre ricerche mostrano come la gran parte delle stelle nell'Universo si ? fornata in epoca relativamente 'tarda', nel momento in cui l'Universo aveva circa sette miliardi di anni.”

Questi nuovi risultati sono vasti su dati raccolti nel corso di pi? di cento ore di osservazioni con lo strumento ISAAC al telescopio VLT (Very Large Telescope) dell'ESO, nell'ambito di un progetto pi? ampio di ricerca , il Faint InfraRed Extragalactic Survey (FIRES). Le distanze dalle galassie sono state determinate dalla valutazione della loro brillanza in varie bande ottiche e nel vicino infrarosso.


Tradotto e adattato da:
http://www.eso.org/outreach/press-rel/pr-2003/pr-34-03.html

Loading

SPAZIO: L’EUROPA SI AVVICINA AL SIGNORE DEGLI ANELLI

ROMA, 21 GEN – L’Europa ? sempre pi? vicina al Signore degli anelli: manca ormai soltanto un anno al momento in cui la sonda dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) Huygens entrer? nell’atmosfera della pi? grande delle lune di Saturno, Titano, diventando cos? il primo veicolo spaziale ad atterrare su un corpo celeste ai confini del Sistema Solare.

Dall’inizio del mese il pianeta gigante, caratteristico per i suoi anelli, ? pi? vicino alla Terra e manterr? questa distanza per i prossimi 30 anni. La vicinanza ? tale che basta un piccolo telescopio per riuscire a vedere Saturno e i suoi anelli, insieme a Titano, che appare come un puntino luminoso. Notevoli le attese scientifiche dalla missione di Huygens su Titano: poich? l’atmosfera della pi? grande luna di Saturno ? molto simile a quella che esisteva sulla Terra quattro miliardi di anni fa, i dati raccolti da Cassini potrebbero fornire nuovi elementi per comprendere l’origine della vita sul nostro pianeta. Huygens potrebbe inoltre aiutare a risolvere uno dei grandi misteri di Titano: la sua superficie. Il denso strato di nubi che la ricopre ha finora impedito qualsiasi osservazione fatta da Terra. Ma nel gennaio 2005, quando Huygens penetrer? al di sotto delle nubi, sar? finalmente possibile conoscere i paesaggi di Titano dalle oltre mille immagini che la sonda fornir?. Chiamata cos? in onore dell’astronomo olandese Christian Huygens che nel 1655 scopr? Titano, la sonda europea destinata ad esplorare la pi? grande luna di Saturno ? stata lanciata nell’ottobre 1997 nella missione congiunta europea-americana Cassini-Huygens.(ANSA). BG
21/01/2004 00:54
Notizie dell’ANSA

Loading

Page 2 of 4

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén