Blog di Marco Castellani

Giorno: 13 Settembre 2005

HST cattura la luce diffusa dalla Nebulosa Boomerang

Il telescopio spaziale Hubble ha catturato questa bella immagine della Nebulosa Boomerang mediante la Advanced Camera for Surveys, all’inizio di quest’anno…

La nube di gas e polveri è caratterizzata da due lobi di materia, quasi simmetrici, la quale viene espulsa da una stella centrale. Ogni lobo della nebula si estende in lunghezza per circa un anno luce: questo fa sì che la lunghezza totale della nebulosa sia pari a circa la metà della distanza che separa il Sole dalla nostra stella più vicina, Alpha Centauri, circa quattro anni luce da noi.

La nebulosa Boomerang si trova a circa 5000 anni luce dalla Terra… Osservando la foto (link qui sotto), si vede che Hubble riesce a risolvere anche particolari della nebulosa molto vicini alla stella centrale, impossibili da vedere da Terra…

http://hubblesite.org/newscenter/newsdesk/archive/releases/2005/25/

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La formazione dei pianeti, pi? rapida di quanto si pensasse…

Utilizzando il telescopio della NASA “Spitzer”, un gruppo di astronomi dell’Universit? di Rochester ha trovato delle zone vuote a forma di anello, tra i dischi di gas e polveri intorno a due stelle molto giovani, il che suggerisce come in tali zone si siano formati due pianeti giganti…

Un anno fa, gli stessi ricercatori avevano trovato evidenza di un primo “pianeta bambino” intorno ad una stella molto giovane, la qual cosa risultava porre una sfida ai modelli attuali di formazione dei pianeti giganti, per i quali ? necessario un certo tempo perch? i pianeti possano formarsi.

La nuova scoperta (pubblicata su Astrophysical Journal Letter) non solo rinforza l’idea che i pianeti giganti come Giove si formino assai pi? velocemente di quanto gli scienziati si aspettavano.. c’e’ di pi?: una di queste stelle intorno alla quali si trovano i pianeti giovani, chiamata GM Aurigae, risulta analoga al nostro stesso sistema solare! Ad un’et? di appena un milione di anni, la stella ci dar? una opportunit? unica di avere una finestra su quello che sarebbe diventato “il nostro mondo”…


http://www.rochester.edu/news/show.php?id=2248

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