Il telescopio spaziale Hubble, con l’aiuto di una lente gravitazionale, ha trovato la evidenza più convincente a nostra disposizione finora, per l’esistenza di una galassia con uno “spostamento verso il rosso” significativamente maggiore di 7…

E’ con ogni probabilità una delle più giovani e brillanti galassie mai vista: formatasi subito dopo il “periodo oscuro” delle remote profondità cosmiche, corrispondente ai primissimi tempi, quando il calore e la densità impedivano la formazione di stelle, e terminato quando l’Universo aveva ancora la “giovane età” di 700 milioni di anni circa (corrispondenti ad un valore di spostamento
verso il rosso
, o anche redshift, pari a circa 7,6. E’ appunto questo il limite oltre il quale non possiamo sperare di osservare oggetti luminosi di nessun
tipo o categoria, semplicemente perchè… non si era ancora formato nulla che potesse emettere luce!

Immagini dettagliate provenienti dalla camera di Hubble che opera nella banda del vicino infrarosso, e del Multi-Object Spectrometer (NICMOS) rivenano una galassia “bambina”, chiamata con la sigla A1689-zD1, che sta attraversando una violenta fase di formazione di stelle, proprio nel momento in cui emerge
delle “epoche oscure” – ovvero, appena dopo il Big-Bang, ma prima che le prime stelle formatesi abbiano avuto il tempo di riscaldare lo spazio circostante.

Immagini acquisite dal telescopio spaziale Spitzer (che lavora appunto in
banda infrarossa) hanno potuto confermare le evidenze fornite da Hubble. Secondo Piero Rosati (ESO, Germania) l’oggetto è un “forte candidato” alla palma per galassia più distante mai stata osservata.

Interessante osservare la foto a pieno schermo (cliccate sulla figura): come praticamente ogni foto di oggetti molto lontani, rivela infatti (nella parte a sinistra, prodotta da Hubble in banda infrarossa) una mirabolante quantità di oggetti galattici delle più diverse forme e dimensioni, a riprova che l’universo è davvero… pieno di galassie ! 😉

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