.. ma non solo stelle: anche galassie, ammassi globulari, e ogni tipo di (suggestivo) oggetto celeste: ancora altre possibilità di esplorare l’Universo dentro un comune computer, con l’arrivo del World Wide Telescope di Microsoft.

Nell’epoca del web2.0, non è inusuale trovare dei siti che riescano ad “assemblare” in maniera creativa ed utile dati originati da differenti fonti (venendo così a rivestire gli stessi dati di un notevole “valore aggiunto”, per la facilitata modalità di fruizione): abbiamo al proposito già parlato dell’ottimo Google Sky qualche tempo fa; ora arriva anche Microsoft, con un programma (in beta release) che si può scaricare liberamente, per poter “navigare” agevolmente e con profitto… didattico, tra i corpi celesti, profittando delle gran mole di dati che proviene da “autorità indiscusse” come il telescopio spaziale Hubble, la sonda Chandra, e altre importanti missioni spaziali, che hanno apportato un contributo fondamentale alla nostra attuale comprensione dei fenomeni del cosmo, e dell’Universo nel suo insieme.



Dal punto di vista “culturale”, non possiamo che essere contenti di avere da oggi un’altra possibilità di imparare le cose (e assorbire le suggestioni) dell’Universo nel quale siamo immersi; programmi come questo e siti come quello di Google sono importanti perchè ci forniscono un “tracciato” percorribile anche dai non specialisti, nella grande mole di dati che le moderne sonde ci inviano ogni giorno dalle profondità del cosmo.

Dal punto di vista tecnico, possiamo appena accennare al fatto che purtroppo il programma è fruibile solo con piattaforma Windows: Mac OS e Linux non sono al momento contemplati. Ma essendo targato Microsoft non è poi così strano, né si può pretendere altrimenti (rimane poi il fatto che il software è liberamente scaricabile, il che non è male)…


“Arriva il telescopio virtuale”
su “Repubblica.it”


Il sito del World Wide Telescope, di Microsoft Research.

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