Alcuni ricercatori, giovandosi di dati in banda X forniti della sonda Chandra, hanno effettuato uno studio di 29 addensamenti di idrogeno nell’universo primordiale. I dati in banda X (in blu nella illustrazione in basso) rivelano la presenza di un buchi neri supermassivi in crescita all’interno di cinque di questi “blob” (uno dei quali è proprio mostrato nel pannello di sinistra della foto).

Questi peculiari addensamenti prendono il nome di “Lyman-alpha blobs”, a causa del tipo specifico di radiazione luminosa che emettono, e si estendono anche per diverse centinaia di migliaia di anni luce. Il loro studio è decisamente interessante, poichè ci porta informazioni di quando l’universo era nato da appena due miliardi di anni, ovvero circa il 15% della sua età attuale.

Crediti: Left panel: X-ray (NASA/CXC/Durham Univ./D.Alexander et al.); Optical (NASA/ESA/STScI/IoA/S.Chapman et al.); Lyman-alpha Optical (NAOJ/Subaru/Tohoku Univ./T.Hayashino et al.); Infrared (NASA/JPL-Caltech/Durham Univ./J.Geach et al.); Right, Illustration: NASA/CXC/M.Weiss

L’elaborazione nella parte sinistra dell’immagine mostra uno dei più grossi “blob” osservato nel presente studio. Si ritiene che il buco nero centrale sia responsabile del riscaldamento del  gas del blob, come pure sia collegato agli “scoppi” di formazione stellare che avvengono nella nube (processi raffigurati nell’illustrazione artistica nella parte destra dell’immagine)

I risultati della ricerca sembrano suggerire che i blob, gli addensamenti di gas oggetto dello studio, rappresentino una fase in cui le galassie e i buchi neri stiano in realtà in procinto di interrompere la loro rapida crescita, proprio a motivo dei processi di riscaldamento del mezzo circostante.

Chandra Press Release

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