Tramonto a Calar Alto, a Sierra de Los Filabres (Andalucia, Spagna). Cortesia: Giuseppe Altavilla.

di Altavilla Giuseppe, Istituto Nazionale di Astrofisica-Osservatorio Astronomico di Bologna

Il CAHA è il Centro Astronômico Hispano Alemán Calar Alto,  a Sierra de Los Filabres (Andalucia, nel sud della Spagna), nel nord dell’Almeria a poco più di 2000 metri di quota.
Mi sono trovato in questo posto stupendo per compiere alcune osservazioni al telescopio di 2.2 m per il progetto GAIA per costruire una griglia di stelle standard, stelle campione, che il satellite utilizzerà per le calibrazioni spettrofotometriche.

Al tramonto uno sera sono uscito per controllare tutto il cielo con i miei occhi. Mi stavo dirigendo verso una zona alberata quando  ho avvertito dei rumori. Ci sono varie capre che se ne vanno in giro indisturbate in queste zone e così ho continuato la mia passeggiata. Ma, anziché una macchia bianca (come una capra dovrebbe fare) mi sono trovato davanti agli occhi una macchia scura che si stava muovendo verso di me. Lì per lì ho pensato ad un lupo, ma nessuno mi aveva informato di stare attento ai lupi, alle capre sì.
Mi sono bloccato. La macchia nera procedeva sempre più verso di me.
Era un cinghiale.
Un istante dopo altre due macchioline ai lati, due cinghiali piccoli. Una passeggiata serale per la giovane famiglia.
Ci eravamo avvicinati l’uno incontro agli altri, ma la madre cinghiale avrebbe potuto reagire male di fronte a un estraneo e attaccarmi per difendere i piccoli. Mi sono sentito incollare i piedi al terreno dalla paura, ma la mia mente ha iniziato a pensare alla fuga: la panda 4×4 che mi avevano prestato per gli spostamenti all’interno dell’Osservatorio era parcheggiata ad una ventina di metri dalla parte opposta della cupola. Lontana. Ce l’avrei fatta a raggiungerla prima che il cinghiale mamma mi avrebbe attaccato?

Poco a poco le mie gambe hanno iniziato a retrocedere lentamente e in un momento in cui tutto sembrava tranquillo, mi sono girato e sono volato letteralmente verso l’auto. Faccio jogging di tanto in tanto, ma questa è stata davvero una fuga verso un vero e proprio traguardo.

Arrivato, mi sono chiuso dentro, ma del mio incontro volevo almeno avere un ricordo fotografico. Così, ho messo in moto l’auto e sono andato lì dove li  avevo lasciati. Della piccola famiglia più nessuna ombra, né bianca né scura.

L’Osservatorio con la Panda davanti all’ingresso principale. Cortesia: Giuseppe Altavilla.

Quando più tardi in Osservatorio ho raccontato del mio incontro con i colleghi, ho saputo che gli  Javalis, come si chiamano qui, si incontrano molto facilmente.
Vi confesso che di cinghiali vivi non ne avevo mai visto uno, sempre sotto forma di salsicce !
Restando in tema… Si mangia divinamente a Calar Alto! Il 29 settembre c’è stato uno sciopero generale, fortuna che il cuoco ha cucinato lo stesso!

Giuseppe Altavilla e sullo sfondo lo spettacolo di una notte stellata. Cortesia Giuseppe Altavilla.

Giuseppe

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