Blog di Marco Castellani

Venezia e il Global Warming

 

Acqua alta in Piazza San Marco.
Fonte: http://2.bp.blogspot.com/_Hwy2rK4Z-rU/TRkYBTYRqAI/AAAAAAAAAEk/GwIFfWH7kFs/s1600/Venezia_acqua_alta_notte_2005.jpg .

Oramai siamo arrivati a quota 200. E’ il numero di volte che Piazza San Marco si è trovata allagata. Questi dati sono davvero preoccupanti.

I negozianti, ristoratori e gli artigiani veneziani sono oramai rassegnati, tristi e preoccupati. Sanno sicuramente di vivere in una città che dà molto, ma che prende anche molto.

Quando c’è acqua alta, l’attività a Venezia si ferma: i clienti non ci sono e i commercianti sono impegnati a pulire. Non si può parlare di “continuità lavorativa” e neppure i guadagni sono confrontabili con quelle delle altre città. Le nuove aziende che vorrebbero insediarsi a Venezia tengono conto di questa situazione oramai drammatica col risultato che solo le ditte più grosse possono permettersi di rimanere ancora a Venezia dato che i dipendenti, acqua alta o meno, devono comunque venire pagati.

L’intervista a Paolo Canestrelli, responsabile del centro previsioni e segnalazione maree del Comune di Venezia, su quotidiano Il Gazzettino di Venezia del 5 dicembre 2010, riporta dati allarmanti. Secondo il punto di vista dell’ingegnere Canestrelli,  il numero alto di alta marea a Venezia è legato all’aumento del medio mare. I dati confermano un aumento di cinque centimetri in più rispetto all’anno scorso del livello del Mare Adriatico con una frequenza di alta marea che ha superato ogni record.
Attualmente, il livello è di 38 centimetri (5 centimetri in più rispetto all’anno scorso) dopo che il livello del mare era rimasto fermo sui 22-23 centimetri per oltre cinquant’anni. Ma probabilmente, questo valore di 38 centimetri è destinato a calare nei prossimi mesi, fino a tornare a livelli normali.

C’è bisogno di tempo per confermare questa ipotesi perché i dati statistici attualmente non sono sufficienti per poter prevedere l’andamento del fenomeno. La statistica ha bisogno di grandi numeri e 2-3 anni sono pochi.
Il motivo dell’innalzamento del livello del Mare Adriatico è legato all’abbassamento della pressione delle sue acque che può aver comportato un aumento delle temperature, con il conseguente scioglimento dei ghiacciai. Sono gli effetti del global warming che si manifestano anche localmente su una città come Venezia.

Pubblicato originariamente  su Climate Summit Italia: http://theclimatesummitit.blogspot.com/2010/12/venezia-e-il-global-warming.html .

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3 Comments

  1. Il problema del Global Warming interesserà sempre di più tutte le città costiere del mondo, e non saranno le chiuse del Mose o altri sistemi che potranno aiutare Venezia. Non è fatalismo questo, ma una soluzione semplice non c’è, l’unica soluzione forse per salvare Venezia è quella di respingere il mare di un paio di chilometri con opere di ingegneria ambientale di colossali proporzioni che comportano interventi massicci sull’ambiente e sull’aspetto della città. Dopotutto Pisa 400 anni fa era una potenza marinara, ora il mare è arretrato di diversi chilometri lasciando la potenza marinara sulla terraferma.

  2. mcastel

    Grazie Sabrina, per l’articolo e per la bella foto! Merito tuo se GruppoLocale si è aperto anche alle tematiche del nostro pianeta (e ne sono molto molto contento….!). Ho visto che mi hai scritto su FB, appena ho un attimino ti rispondo 😉
    Buona giornata!

    • Marco, è sempre un grandissimo piacere scrivere per GruppoLocale, tu lo sai! E mi auguro di non andare fuori tema 🙂
      Grazie di cuore! Passa una buona domenica !!!

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