Cosa è mai questo nastro che si va srotolando negli spazi cosmici? A cosa è dovuto? Per la cronaca, ad una delle esplosioni più violente cui abbiano mai assistito i nostri antenati.

SN 1006, un lungo nastro osservato da Hubble
Credit: NASAESAHubble Heritage (STScI/AURA); Acknowledgement: W. Blair et al. (JHU)

Per capire, dobbiamo tornare indietro fino al 1006 DC. In quel lontano anno la Terra viene raggiunta da una gigantesca esplosione stellare avvenuta nella costellazione del Lupo. Tanto sconvolgente è stato l’evento da creare addirittura una “nuova stella” che appare più luminosa perfino di Venere, la cui durata si prolunga per ben due anni dopo la mirabolante esplosione.

La supernova, oggi catalogata con il nome di SN 1006, è scoppiata a circa 7000 anni luce di distanza, lasciando un grosso residuo che continua ancora oggi ad espandersi. Nell’immagine – ottenuta da Hubble – si vede appena una piccola parte del resto di supernova, dominato da un fronte d’urto sottile ed in espansione, che riscalda e ionizza il gas interstellare che incontra.

Attualmente il resto di supernova associato a SN 1006 ha un diametro di circa sessanta anni luce.

Le esplosioni di supernova sono eventi che liberano una grandissima quantità di energia e proiettano gli strati esterni della stella morente a grandi distanze nello spazio. Potremmo anche dire che costituiscono la strategia che adotta l’universo per “distribuire” gli elementi sintetizzati nel corso di vita della stella.

Questi elementi poi, attraverso diversi passaggi (dischi stellari, formazione di sistemi planetari) diventano quelli che costituiscono i mattoncini fondamentali del nostro mondo. Di cui siamo fatti noi stessi e tutto ciò che abbiamo intorno.

Chissà se ci pensiamo mai, magari raccogliendo un bastoncino da terra per far giocare il nostro cane, alla lunga e fantastica storia che gli atomi delle cose che abbiamo intorno, potrebbero raccontarci. Una storia che parte da lontanissimo, dalla formazione degli elementi più leggeri ad opera del Big Bang, per passare appunto attraverso le fucine stellari ed altri processi ad alta energia, e arrivare finalmente fino a noi.

Una storia così fantastica e complessa che certo fa a gara con i più bravi narratori della storia umana. Con la differenza non trascurabile, che qui si parla di una storia vera. Che è bello conoscere, sia pure riconoscendo ed onorando i tantissimi misteri di cui ancora, questa storia, è adornata.

Che poi lo sappiamo, nella scienza è così: ogni passo avanti che si compie, apre al contempo nuove domande. Un gioco che non finisce, ma si fa sempre più sottile, complesso: per la gioia umile del continuare a scoprire nuove cose.

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