Blog di Marco Castellani

Nella “Life Zone” di una giovane stella

di Sabrina Masiero, Dipartimento di Astronomia dell’Università degli Studi di Padova / Istituto Nazionale di Astrofisica – Osservatorio Astronomico di Padova

 keck_Life zone

Da una rappresentazione artistica: alcuni pianeti che si stanno formando intorno ad una giovane stella. Con l’interferometro del Keck delle Hawaii, gli astronomi hanno investigato sulla struttura del disco di polvere intorno a MWC 419 fino a distanze molto vicine alla stella.  Crediti: David A. Hardy. Sito web: http://www.astroart.org

 
Le regioni interne dei dischi proto planetari permettono di avere delle informazioni su come si sono formati i pianeti simili alla Terra, ma finora non se n’era osservato alcuno con i telescopi terrestri.

Per la prima volta, un gruppo di astronomi, utilizzando il W. M. Keck Observatory alle Hawaii, ha misurato le proprietà di un sistema solare nascente a distanze molto prossime alla loro stella, che confrontate con le distanze all’interno del nostro Sistema Solare, sono  minori di quelle di Venere dal Sole. A tal riguardo si parla di “Life Zone“.

Per ottenere questo risultato, il gruppo di studiosi ha utilizzato l’interferometro del Keck, combinando la luce infrarossa raccolta dai due telescopi gemelli di 10 metri dell’Osservatorio del Keck distanti 85 metri l’uno dall’altro. Grazie a questo approccio si è ottenuta la risoluzione effettiva di un telescopio singolo di 85 metri, parecchie volte maggiore di quelle che finora si era riusciti ad avere.

Mai nessun strumento era stato in grado di fornire un tipo di misura come quella dell’Interferometro del Keck” ha affermato Wesley Traub del Jet Propulsion Laboratory della NASA a Pasadena, California. “In effetti, per i telescopi del Keck questo interferometro è una lente con uno zoom“.

L’interferometro del Keck è stato sviluppato dal JPL e dal W.M. Keck Observatory. Viene utilizzato dal W.M. Keck Observatory operando con i due telescopi di 10 metri che osservano nell’ottico e nell’infrarosso, sulla sommità del Mauna Kea nell’isola delle Hawaii. Si tratta di una collaborazione del California Institute of Technology di Pasadena, dell’University of California e della NASA. L’Exoplanet Science Institute della NASA, che ha sede a Pasadena, gestisce il tempo di osservazione del telescopio.

Per maggiori informazioni si visiti il sito: http://www.nasa.gov/topics/universe/features/keck-life-zone.html e quello del JPL alla pagina: http://www.jpl.nasa.gov/news/features.cfm?feature=2421&icid=’MostViewSub’.

 
Sabrina Masiero

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1 Comment

  1. mcastel

    Ottimo articolo e … come sempre, ben scritto, Sabrina! Dài che col tuo aiuto arriveremo presto anche al traguardo dei 2000 articoli! Se ci penso, che abbiamo già adesso un “database” di quasi milleottocento notizie.. e chi l'avrebbe mai pensato, quando GruppoLocale nacque!

    Marco

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