Il rover Curiosity è attualmente in rotta verso Marte e lo raggingerà con un atterraggio drammatico all’interno del Cratere Gale a metà agosto 2012 iniziando in questo modo la sua caccia di eventuali firme geologiche di una vita passata sviluppatasi in presenza di acqua. L’evidenza che grandi volumi di acqua esistevano un passato su Marte sarebbe sicuramente un passo avanti nella ricerca di vita sul pianeta Rosso.

Ma è già stata trovata? Alcuni ricercatori affermano di sì.

Ricercatori dalle università di Siena (Italia), Los Angeles (California, USA), e Tempe (Arizona, USA) hanno pubblicato un articolo sull’International Journal of Aeronautical and Space Sciences (IJASS) citando i risultati del loro lavoro con dati ottenuti dalla missione Viking della NASA.

Ripresa da una camera a bordo di Viking, si osservano le tracce lasciate dalle due sonde sul suolo marziano, mentre scavano nel terreno alla ricerca di forme di vita marziana. Crediti immagine: NASA/JPL-Caltech.

Le due sonde gemelle Viking 1 e 2 furono lanciate nell’agosto e settembre 1975 e atterrrarono con successo su Marte nel settembre dell’anno successivo. La loro principale missione fu quella di cercare la vita, cosa che fecero scavando nel terreno alla ricerca di segni di attività biologica.

I risultati, sebbene promettenti, furono inconcludenti.

Ora, trentacinque anni più tardi, una squadra di ricercatori sostiene che i lander dei Viking hanno effettivamente rilevato la presenza di vita e i dati sono rimasti lì per tutto questo tempo.

“I terreni attivi hanno mostrato un rapido e sostanziale rilascio di gas. Il gas probabilmente era CO2, e probabilmente altri gas che contenevano dei composti radio del carbonio”. Questo è quanto si legge nell’articolo originale.
Con l’applicazione di alcuni calcoli matematici complessi ai dati dei Viking per un’analisi più approfondita, i ricercatori hanno trovato che i campioni marziani si comportavano diversamente da come si sarebbero dovuti comportare in assenza di vita biologicia.

Il suolo marziano ripreso dalla sonda Viking (che si intravede nella foto). Crediti: NASA/Viking.

“Le risposte di controllo che presentano un ordine iniziale relativamente basso rapidamente evolvono in un rumose quasi casuale, mentre gli esperimenti attivi presentano un ordine iniziale più alto che decade solo lentamente”. Questo suggerisce una robusta risposta biologica”.
Mentre alcune persone sono critiche dei risultati e sostengono che un tale processo di identificazione di vita non è stato ancora perfezionato, nemmeno qui sulla Terra, i risultati sono certamente intriganti… abbastanza da rafforzare le ulteriori indagini nei dati delle sonde Viking e forse nella rivalutazione della missione storica” hanno riportato gli autori del paper nella parte conclusiva.

Articolo: “Complexity Analysis of the Viking Labeled Release Experiments” di Giorgio Bianciardi (Dipartimento di Patologia Umana e Oncologia, Università degli Studi di Siena), Joseph D. Miller (Department of Cell and Neurobiology, Keck School of Medicine at USC, Los Angeles, California), Patricia Ann Straat e Gilbert V. Levin del College of Liberal Arts and Sciences, Arizona State University, Tempe, IJASS, vol. 13, no. 1, pp.14-26, March, 2012.
Disponibile online su: http://ijass.org/PublishedPaper/year_abstract.asp?idx=132

Per ulteriori informazioni: DiscoveryNews: http://news.discovery.com/space/mars-life-viking-landers-discovery-120412.html e UniverseToday: http://www.universetoday.com/94546/is-this-proof-of-life-on-mars/ ; Light in the Dark: http://lightsinthedark.wordpress.com/2012/04/12/did-we-find-life-on-mars-35-years-ago/

Altri link sul meteorite marziano ALH84001:

ALH, un meteorite marziano ricco di storia: http://tuttidentro.wordpress.com/2012/03/03/alh8401-un-meteorite-marziano-ricca-di-storia/ ; Il riconoscimento delle caratteristiche della vita terrestre:  http://tuttidentro.wordpress.com/2012/03/04/alh84001-il-riconoscimento-caratteristiche-vita-terrestre/ ; ALH, le ultime news: http://tuttidentro.wordpress.com/2012/03/05/alh84001-le-ultime-news/

Sabrina

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