Grazie ai due osservatori spaziali che operano in banda X, gli astronomi hanno raccolto la prima evidenza consistente di un buco nero di grande massa che “strappa” materiale da una stella e la consuma pian piano…

Questo evento, finalmente catturato dalla sonda Chandra della NASA e il telescopio XMM-Newton dell' ESA, era stato da tempo predetto dalla teoria, ma mai osservato….  Probabilmente la stella si e' trovata “nel posto sbagliato”, magari portata nelle vicinanze del buco nero supermassivo dall'impulso ricevuto a seguito di un incontro ravvicinato con un'altra stella.



Immagine composta dalle osservazioni di Chandra, di XMM e della sonda ROSAT, che bene illustrano il processo di progressiva perdita di materia della stella ad opera del buco nero supermassivo.

Credit: Illustration: NASA/CXC/M.Weiss;
X-ray: NASA/CXC/MPE/S.Komossa et al.;
Optical: ESO/MPE/S.Komossa



Il dato osservativo che ha condotto ad ipotizzare questo scenario e' la rivelazione di un forte burst in banda X proveniente dal centro della galassia denominata RX J1242-11. Tale “scoppio”, uno dei piu' forti mai rilevati in una galassia, e' verosimilmente stato causato dal gas della stella vicina al buco nero allorche', in caduta sul buco nero stesso, viene riscaldato a milioni di gradi centigradi prima di essere inglobato dalla gigantesca struttura. L'energia liberata nel processo e' all'incirca equivalente a quella di una supernova.

Chandra press release:
http://chandra.harvard.edu/press/04_releases/press_021804.html

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