Blog di Marco Castellani

Giorno: 24 Febbraio 2004

Ma l’universo e’ ancora giovane…!

Le recenti immagini provenienti dal telescopio spaziale Hubble relative a stelle lontane, in fase di esplosione a supernova, portano ulteriori conferme alla teoria secondo la quale una forza repulsiva di natura ancora non ben compresa, risulta una componente fondamentale nell'evoluzione dell'universo…

Sebbene gli scienziati non abbiano ancora le idee chiare sulla natura di questa dark energy, si sta facendo sempre piu' strada la teoria che comunque vede tale energia come componente importante nell'evoluzione dell'universo. Tale energia e' di natura repulsiva – dunque si contrappone alla gravita' – e per la sua stessa natura, porta a favorire delle teorie nelle quali l'universo non “finisce troppo presto”, ovvero non si contrae su se stesso sotto l'azione della gravita' delle masse che lo compongono. Anzi… alcune stime prevedono che l'universo avrebbe davanti a se la bellezza di 30 miliardi di anni da “vivere”, ancora.

Di fatto, la gravita' sta perdendo qualche battaglia a noi sconosciuta, ammettono i cosmologi. Essi teorizzano che circa il 70 % dell'universo, infatti, e' composto di questa dark energy (energia “oscura”, cosiddetta solo perche' al momento… ignota!), mentre la maggior parte del resto e' costituito da una (altrettanto misteriosa!) “materia oscura”, e solo una piccola frazione risulta formata da materia “reale” (come la conosciamo noi), quella che compone le stelle, i pianeti e gli esseri viventi…

La “dark energy” fu ipotizzata per spiegare un fenomeno osservato alla fine degli anni 'i90, e precisamente il fatto che praticamente tutte le galassie nell'universo si stanno allontanando tra loro ad una velocita' maggiore di quanto fino a quel momento ipotizzato… di li' il passo e' stato breve nell'ipotizzare che fosse in gioco una “forza repulsiva” che appunto intervenisse aiutando l'espansione dell'universo stesso… ipotesi che sta trovando sempre nuove conferme dai dati provenienti da Hubble e da altri strumenti.

Fonte della notizia e links:

http://space.com/scienceastronomy/dark_energy_040220.html

http://slashdot.org/article.pl?sid=04/02/23/1310217

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un diamante grande come la luna in una stella

Un cristallo delle dimensioni della nostra Luna ? stato scoperto al centro di una nana bianca, una stella morente, grazie all'analisi delle pulsazioni nella sua luminosit?. La misurazione ? una prova indiretta della teoria secondo cui il nucleo di tutte le nane bianche, quando si raffreddano, si solidificherebbe. La scoperta, riportata dalla rivista “New Scientist”, potrebbe consentire il miglioramento delle stime dell'et? della nostra galassia, per le quali le nane bianche forniscono un fattore importante.

Il team di astronomi, guidato da Travis Metcalfe dell'Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics di Cambridge, nel Massachusetts, ha studiato la stella BPM 37093, l'unica nana bianca pulsante conosciuta nella nostra galassia, che si riteneva avere prodotto con molta probabilit? un nucleo cristallino. Gli scienziati hanno usato una rete globale di telescopi per mantenere la stella costantemente sotto osservazione per due settimane, e hanno cos? studiato le oscillazioni della sua luminosit?, pari a circa l'un per cento ogni 5-10 minuti.Le pulsazioni, provocate dalla convezione nelle parti esterne non solide della stella, sono l'unico modo per determinare direttamente se il nucleo si ? solidificato. Mentre la stella si raffredda e il nucleo cristallino cresce, il periodo delle pulsazioni diminuisce.Confrontando le osservazioni con alcuni modelli del nucleo cristallino, i ricercatori hanno determinato che il 90 per cento della massa della nana bianca ? ormai un gigantesco e unico cristallo. All'interno della stella la pressione ? estremamente forte, milioni di milioni di volte superiore a quella che sulla terra produce i diamanti.

Fonte della notizia:
http://www.lescienze.it/index.php3?id=8602
? 1999 – 2003 Le Scienze S.p.A.      

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