Blog di Marco Castellani

Mese: Marzo 2004 Page 1 of 3

La nascita di una stella

Si trova a 1500 anni luce di distanza, nella costellazione di Orione. E’ stata scoperta davvero “per caso” da un astronomo dilettante, dal cortile di casa sua …!

“…scrutando il cielo dal cortile della sua casa nel Kentucky ha ripreso alcune immagini elettroniche con un telescopio di 8 centimetri. Esaminando i risultati, ha notato una macchia luminosa nella costellazione di Orione che in precedenza non c’era. Gli astronomi, avvertiti quasi immediatamente attraverso Internet, hanno subito capito che si trattava di qualcosa di speciale…”

Leggi l’articolo completo sul bollettino online de Le Scienze:

http://www.lescienze.it/index.php3?id=8785

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Metano su Marte?

Due telescopi con base a terra hanno sollevato la questione “c'e' metano su Marte”, e ora arrivano anche le prime conferme (dalla sonda Mars Express)…

L'ipotesi del metano su Marte, qualora accreditata fuori di dubbi ragionevoli, comporta una serie di questioni assai interessanti poiche' il gas metano, uno dei quattro gas biologicamente importanti, non sopravvive a lungo in un ambiente quale quello sulla superficie di Marte – perlomeno non sensa una qualche sorgente che ne possa creare di nuovo, e tali sorgenti, in linea generale, possono  essere o vulcaniche o biologiche… Capirete l'interesse degli scienziati nell'approfondire la questione!

Si puo' consultare un bell'articolo (in inglese, manco a dirlo!) al proposito, su Astrobiology Magazine:

http://tinyurl.com/2ev4e
 

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Le Spirali delle Calotte Polari Marziane

La formazione delle strutture spiraleggianti delle calotte polari marziane appassiona i geologi dal 1976. Jon Pelletier, della University of Arizona, ha creato un programma che simula l'evoluzione delle calotte polari: inserendo i parametri propri di marte (per quanto riguarda atmosfera, temperatura, periodo di rotazione etc…), il programma gli ha restituito le forme fotografate dalle sonde che hanno visitato il Pianeta Rosso.

In questa immagine in falsi colori ? ben visibile la struttura delle calotte polari Marziane.



In parole povere, il principale motivo della formazione delle forme spiraleggianti ? la seguente: su Marte le condizioni ambientali sono, in estate, al limite per quanto riguarda la trasformazione del ghiaccio d'acqua in liquido e vapore, per cui solo nelle ore pi? calde si possono formare crepacci nelle calotte polari. Ma, una volta formato il crepaccio, nella parte di esso che resta in ombra l'acqua ricomincia subito a ghiacciare, mentre continua a fondere e sublimare sulla parete opposta, illuminata. In pi?, questo fenomeno, mano a mano che il pianeta ruota su se stesso, si sposta nelle zone adiacenti , ma con una inclinazione leggermente differente. Il risultato netto ? una spirale.

http://www.uai.it/index.php?tipo=A&id=413
http://spaceflightnow.com/news/n0403/25marsmystery/

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Chandra trova magnesio nei resti di una stella esplosa

L'immagine di N49B, i resti di una stella esplosa da tempo, rilasciata dalla sonda Chandra, mostra una nebulosa di gas a temperatura di molti milioni di gradi, che si sta espandendo da circa 10.000 anni. La cosa interessante (ed inattesa), ? che una elaborazione di tale immagine rivela una concentrazione peculiarmente elevata del magnesio… 

Il magnesio, formatosi negli strati pi? interni della stella, e poi espulso nello spazio a seguito dell'esplosione della stella a supernova, ? usualmente assiociato a corrispondenti alte concentrazioni di ossigeno.

Strano allora che i dati di Chandra, in questo caso, indicano che la quantit? di ossigneo in N49B e' tutt'altro che eccezionale. Questo si mostra essere come un piccolo rompicapo, giacche' non ci si riesce a spiegare come sia stata originata questa sovrabbondanza di magnesio (oppure, alternativamente, come mai la corrispondente sovrabbondanza di ossigeno non venga rilevata).

La quantit? complessiva di magnesio in N49B dovrebbe essere circa pari alla massa complessiva del Sole. Poich? il Sole contiene circa lo 0.1 % di magnesio (in massa), la quantit? totale di magnesio in N49B ? dunque migliaia di volte pi? elevata di quella che si pu? trovare in tutto il sistema solare (Sole e pianeti compresi!)…

Tradotto & adattato da:
http://www.msfc.nasa.gov/news/news/photos/2004/photos04-076.html

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C’era acqua salata su Marte?

La NASA ha annunciato che su Marte potrebbe esserci stata in passato acqua salata…

Secondo quanto trovato dal robot americano Opportunity, su Marte potrebbe esserci stata nel passato acqua salata, nella quale si sono formate alcune rocce che il rover ha esaminato…

Dal Corriere della Sera:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2004/03_Marzo/23/marte.shtml

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Sedna ha una luna?

Il nuovo possibile pianeta del sistema solare, Sedna, ruota su se stesso più lentamente di quanto dovrebbe. Ciò suggerisce che possa avere un satellite che gli orbita attorno.

Questo è uno dei dettagli presentati nel corso di una conferenza stampa da uno degli scienziati che lo ha scoperto… Confermato la prima evidenza riguardo la grandezza del “pianetino”, che comunque dovrebbe essere più piccolo di Plutone. E’ inoltre, a quanto pare, l’oggetto più rosso del sistema solare (senza alcun riferimento politico, beninteso…!)

http://www.lescienze.it/index.php3?id=8742

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il più lontano nel Sistema Solare

Alcuni ricercatori hanno appena scoperto l’oggetto più distante che orbiti intorno al Sole mai trovato finora. L’oggetto è un pianetino tre volte più lontano dalla Terra di quanto sia Plutone…

L’oggetto celeste è stato  chiamato “Sedna” come la divinità dell’oceano degli Inuit, gli eschimesi. E’ alla bellezza di 13 miliardi di chilometri da noi, nelle zone più periferiche del Sistema Solare.

Data la sua estrema lontananza dal Sole, Sedna si muove nella regione più fredda del nostro Sistema Solare, dove le temperature non salgono mai sopra i 240 gradi Celsius sotto lo zero. Il pianetino in verità è ancora più freddo, poiché si avvicina al Sole per un periodo relativamente breve, nel corso della sua orbita che dura – a tale distanza – più di diecimila anni solari. Nel punto più distante dal Sole della sua orbita, Sedna si troverebbe a circa 130 miliardi di chilometri dal Sole, 900 volte piu’ lontano dal Sole della nostra Terra.

Il diametro del pianetino dovrebbe essere minore di 1700 chilometri, ovvero più piccolo di Plutone (secondo il comunicato della NASA, mentre il Corriere riporta stime differenti, come potete leggere nei link qui sotto), e dovrebbe essere di taglia “intermedia” tra Plutone stesso e il pianetino Quaoar, scoperto nel 2002.

http://www.jpl.nasa.gov/releases/2004/85.cfm

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2004/03_Marzo/15/pianeta.shtml

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News in formato RSS

E’ possibile visualizzare l’elenco delle news di GruppoLocale.net senza bisogno di caricare la pagina intera…

Questo è possibile attraverso l’uso del file in formato XML chiamato “backend.php”, che contiene il feed RSS delle ultime news di questo sito. In pratica, e’ una pagina che invece di essere vista con un normale browser, va “data in pasto” ad un apposito programma, un “collettore di news” che si può configurare in modo da ricevere le notizie tramite il feed RSS da moltissimi siti (è molto usata nei blogs ad esempio)…

Vi sono diversi programmi per leggere i files RSS. Vi e’ ad esempio un plugin di Mozilla che lo fa egregiamente. Un ottimo lettore di feed RSS sotto Windows (gratuito, che non guasta) ? senz’altro Awasu:

http://www.awasu.com/

Il file di backend di GruppoLocale è all’indirizzo:
http://www.mporzio.astro.it/gruppolocale/backend.php

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