Blog di Marco Castellani

Giorno: 9 Febbraio 2004

Quando i buchi neri collidono…

Se due buchi neri collidono, viene sprigionata una enorme quantita' di radiazione gravitazionale, ed essi si fondono in un unico buco nero di grande massa. L'impulso originato dalla collisione puo' anche “espellere” il buco nero dalla sua stessa galassia…

Uno studio recente descrive le conseguenze di tale collisione intergalattica. L'articolo e' a firma di  David Merritt e collaboratori, e' previsto venga pubblicato sulla rivista Astrophysical Journal , ma e' gia' disponibile in forma di preprint al sito

http://arXiv.org/abs/astro-ph/0402057

Sappiamo che in pratica tutte le galassie si pensa oggi contengano buchi neri al loro centro. Secondo la teoria attuale, spesso le galassie crescono attraverso eventi di fusione con altre galassie. Quando due galassie si fondono, si ritiene che i loro buchi neri centrali formino un sistema binario, i cui componenti, col passare del tempo, potrebbero anche fondersi tra loro.

Merrit e i suoi colleghi hanno determinato quanto devemuoversi velocemente un buco nero per “scappare” al campo gravitazionale della galassia. Dai loro risultati, emerge che le galassie piu' grandi e luminose possiedono un campo gravitazionale piu' forte, e dunque richiedono una “spinta” maggiore per riuscire ad espellere il buco nero del sitema piu' piccolo. Altrimenti, spinte piu' piccole riuscirebbero solamente a “spostare” il buco nero dalla sua posizione al centro della galassia, ove col passare del tempo sarebbe destinato a tornare…

Interessante che questa analisi delle “spinte” subite dai buchi neri nel corso dell'interazione tra galasse, chiamino in questione teorie riguardanti la modalita' di formazione di questi buchi neri supermassivi, e di come essi possano originarsi dal merging gerarchico di buchi neri piu' piccoli, a partire dall'universo primordiale. “Il fatto e' che le galassie erano piu' piccole molto tempo fa, e la spinte (subite dai buchi neri) facilmente potrebbero averli rimossi dalle galassie stesse….” puntualizza Merrit.

Fonte della notizia:

New Study Shows How Black Holes Get Their ?Kicks?
http://www.rit.edu/news_story.php3?id=1096

Loading

Lettera aperta sull’eccessiva diffusione dell’astrologia

L’UAI – Unione Astrofili Italiani si fa promotrice di una campagna di sensibilizzazione per limitare l’inarrestabile diffusione dell’astrologia e di altre pseudoscienze.
L’UAI si mobilita per la salvaguardia degli spazi informativi sui mass media a favore di una maggiore attenzione per la divulgazione scientifica e per chiedere di porre argine alla esagerata ed ingiustificabile diffusione di Oroscopi ed esibizioni di presunte arti magiche ormai diffuse in qualsiasi ambito, dagli spettacoli di variet? fino agli spazi dedicati all’informazione giornalistica.

Come di consueto, all’inizio del nuovo anno assistiamo all’indecente spettacolo di una serie infinita di previsioni astrologiche; ancor pi? grave, nonostante i codici di autoregolamentazione, il martellamento di pronostici quest’anno ? approdato persino nei Telegiornali e nei Giornali Radio.

Nell’era della comunicazione mediatica, tra le guerre e il terrorismo, le catastrofi ambientali, la politica, l’arte e la cultura, ? aberrante creare confusione negli spettatori, mescolando notizie ed informazioni di carattere oggettivo con argomenti che non hanno alcun valore dal punto di vista della verit? e della verificabilit?.

Riteniamo gravemente diseducativo proporre al pubblico una forma di esibizione che premia cos? esplicitamente la diffusione di falsit?.
I meteorologi devono saper fare le previsioni del tempo, gli artisti devono sapersi esibire nel proprio campo – cantando, recitando o ballando: l’astrologo ? l’unico che continua ad essere pagato con il nostro denaro (che sia il canone RAI o attraverso l’acquisto dei prodotti che sponsorizzano tali esibizioni) pur senza dover dimostrare a nessuno la validit? del proprio operato. E’ sufficiente essere dei bravi affabulatori ed avere un approccio seduttivo nei confronti del pubblico, senza dover rispondere di quel che si afferma. Nessun importante evento del 2003 ? stato predetto nelle trasmissioni televisive di un anno fa, eppure quest’anno tutti i “volti noti” delle scienze esoteriche sono stati propinati nuovamente al pubblico.

In un periodo in cui l’Uomo sta riprendendo fiducia nella propria capacit? di studiare l’Universo in cui vive, esplorando il nostro ed altri mondi, ? del tutto anacronistico concedere uno spazio cos? abnorme a retaggi di credenze che non hanno pi? ragion d’essere ai giorni nostri.

La speranza di un futuro migliore dovrebbe essere finalmente affidata alla nostra capacit? di costruire e mantenere un mondo accogliente e sicuro, e non alle “palle di cristallo” ed alle oscure terzine di veggenti di un lontano passato.

Ma soprattutto bisogna mettere in guardia l’opinione pubblica dal razzismo e dalla discriminazione latente insito nell’uso improprio dell’astrologia.
Non sono rari i casi di utilizzo di previsioni astrologiche per analisi sugli andamenti finanziari delle aziende o per la valutazione della personalit? come criterio per le assunzioni: forse alcuni lettori di oroscopi non si rendono conto di aver perso il lavoro solo perch? appartenevano ad un segno astrologico anzich? ad un altro pi? propizio. Un fatto di inaudita gravit?!

La sconsiderata promozione dell’astrologia incoraggia la diffusione di questa ed altre pratiche antiscientifiche, spesso pericolose ed inaccettabili anche sotto il profilo legale, come dimostrano i tanti casi di circonvenzione d’incapace, truffa, truffa aggravata, esercizio abusivo della professione medica, abuso della credulit? popolare. Come ? possibile limitare il ricorso a santoni e guaritori da parte di soggetti facilmente suggestionabili se gli stessi telegiornali avallano come “informazione” le arti magiche ed astrologiche?

A fronte delle grandi difficolt? di inserimento di chi opera nell’informazione scientifica, ? ancora pi? inaccettabile la proliferazione di interventi da parte di dubbi personaggi che si presentano come maghi, astrologi o veggenti, capaci di farsi pubblicit? e ottenere autorevolezza ed un tornaconto personale grazie all’intervento in un telegiornale.

Gli astrofili negli ultimi anni hanno visto una crescita esponenziale dell’interesse del pubblico grazie ad una incessante opera di divulgazione. Per chi come noi mette a disposizione la propria competenza, quasi sempre a titolo gratuito, per avvicinare la gente alla conoscenza di quell’impagabile spettacolo naturale che ? la volta celeste, ? uno scempio assistere ogni anno all’indebito utilizzo dei corpi celesti per uno “spettacolo” cos? irrispettoso dell’intelligenza degli spettatori.

L’UAI chiede pertanto:

– la sospensione della diffusione di oroscopi e previsioni astrologiche all’interno degli spazi destinati all’informazione (telegiornali e giornali radio).

– che venga chiaramente precisato – nelle trasmissioni televisive e radiofoniche di intrattenimento e sulle rubriche della carta stampata – che l’astrologia non offre certezze e non ha fondamenti scientifici.

La pagina web http://scis.uai.it/astrologia.htm ospiter? notizie ed aggiornamenti sulla presente iniziativa.

Per contattare la redazione scis@uai.it
Per aderire all’iniziativa

Loading

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén