Disponibile in rete un interessante lavoro di M. E. J. Newman (Center for the Study of Complex Systems and Department of Physics, University of Michigan). Utilizzando dati raccolti da tre database bibliografici rispettivamente delle discipline della biologia, della fisica e della matematica, sono stati costruiti dei network di relazioni, nei quali i nodi sono rappresentati da scienziati, e dove due scienziati sono “connessi” tra loro se risultano coautori di almeno un articolo scientifico…

Gli autori del lavoro hanno usato questo network per cercare una risposta ad una notevole varieta' di questioni riguardanti gli “schemi” di collaborazione, come il numero degli articoli che gli scienziati scrivono, il modo in cui molte persone confluiscono nella scrittura di un dato articolo, qual e' la distanza tipica tra due scienziati nel network complessivo, e come gli schemi di collaborazione possano veriare tra le persone e con il passare del tempo…

Lo studio ha permesso di scoprire che gli schemi di pubblicazione sono assai dipendenti dal particolare campo di studi investigato: in biologia abbiamo grandi gruppi di co-autori, in matematica predominano i lavori firmati da autori singoli o a coppie, mentre in fisica ci si muove nel mezzo. Eccezione rilevante, la fisica delle particelle, dove nei cinque anni consiederati, gli autori hanno una media di ben 173 collaboratori (..nientemeno!).

I gradi di separazione, che misurano la “distanza” dalle persone nel network, e' risultata assai breve: in biologia, ci sono circa 4 passi da uno scienziato all'altro, in fisica sono circa 6 ed in matematica circa 7.

http://www.lescienze.it/index.php3?id=8572
http://www.pnas.org/cgi/content/abstract/0307545100v1

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