Blog di Marco Castellani

Mese: Giugno 2005

Probabile individuazione di un vulcano su Titano…

Nel corso di un passaggio ravvicinato alla nebbiosa Titano, una luna di Saturno, la sonda Cassini ha rilevato degli indizi della possibile presenza di un vulcano, che potrebbe dunque essere una sorgente di metano per l’atmosfera di tale luna…

Le immagini acquisite in banda infrarossa, mostrano una struttura circolare di circa 30 km di diametro, che non assomiglia a nessun altra cosa presente sulla superficie ghiacciata di Titano… Gli scienziati interpretano tale struttura come un “vulcano di ghiaccio”, e potrebbe essere una sorgente di metano per l’atmosfera di Titano.

La cosa e’ decisamente interessante, poiche’ potrebbe portare a rivedere la teoria secondo la quale, la sorgente principale del metano sarebbe stata la presenza di “oceani” di idrocarburi, ricchi appunto in metano. D’altra parte, vi e’ da dire come proprio le indagini compiute da Cassini sembrano piuttosto indicare come non vi sia alcun grosso bacino di idrocarburi. Interpretare la formazione del metano con i “criovulcani” come questo, appare secondo gli scienziati pienamente compatibile con i modelli evolutivi di Titano…


http://saturn.jpl.nasa.gov/news/press-release-details.cfm?newsID=579

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Spettacolare foto di resti di supernova…

Davvero spettacolari le immagini che il Telescopio Spaziale Hubble ha fornito della massa di gas e polvere che costituisce un vicino “resto di supernova”… Chiamato N63A, l’oggetto e’ costituito dai resti di una stella di grande massa che, al termine della sua evoluzione, e’ esplosa, disperdendo violentemente i suoi strati gassosi in una regione peraltro gia’ turbolenta di per se’
I resti di supernova chiamati N63A fanno parte a loro volta di N63, una ragione di formazione stellare all’interno della Grande Nube di Magellano (LMC). Visibile dall’emisfero sud, la Grande Nube e’ una galassia irregolare che si trova a circa 160.000 anni luce dalla nostra Via Lattea. E’ un ambiente ideale per studiare ambienti di fresca formazione stellare ed insieme di resti di supernova, molti dei quali sono stati investigati con il Telescopio Spaziale Hubble.

Credits: NASA/ESA/HEIC/Hubble Heritage Team

Molte stelle nelle immediate vicinanze di N63A risultano estremamente massive. Si stima che il progenitore della supernova che ha prodotto i resti di gas e polveri cosi’ spettacolari, sia stata una stella circa 50 volte piu’ grande del sole…

http://www.spacetelescope.org/news/html/heic0507.html

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