Blog di Marco Castellani

Giorno: 26 Agosto 2011

La supernova più vicina, già famosa!

Appena distinguibile anche con un potente telescopio, 1 milione di volte più debole di una qualsiasi stella osservabile a occhio nudo, era un puntino debolmente luminoso, uno dei tanti nella galassia Girandola. Poi, senza preavviso, da un giorno all’altro, la sua luminosità ha cominciato ad aumentare, sempre di più. La stella è esplosa concludendo il proprio percorso evolutivo nel modo più violento e appariscente e dove prima si faticava a veder qualcosa adesso quel qualcosa brilla. Nella galassia Girandola è esplosa una supernova: è stata scoperta il 24  agosto, quasi in tempo reale. Dista dalla Terra 21 milioni di anni luce, è già stata definita “la supernova della generazione” perché è la più vicina degli ultimi 30 anni.

Le immagini mostrano la "comparsa" della più vicina supernova dell'ultimo trentennio (Credits: Berkeley Labs)

La scoperta è opera degli astronomi del Lawrence Berkeley National Laboratory (Berkeley Lab) e della Berkeley University of California, ma è stata possibile grazie ai supercomputer del NERSC (National Energy Research Scientific Computing Science) e a una velocissima capacità di trasmissione di dati. In altre parole sono state le macchine ad allertare i ricercatori segnalando che stava succedendo qualcosa di molto interessante. Presso il Palomar Observatory, infatti, il cielo viene scandagliato ogni notte da un telescopio automatizzato, un monitoraggio denominato PTF (Palomar Transient Factory) progettato proprio per tener costantemente d’occhio il cielo. I dati vengono trasmessi ai computer del NERSC: questi sono dotati di software specifico in grado di riconoscere gli eventi degni di interesse e segnalarli, inviando automaticamente le coordinate ai telescopi di tutto il mondo. E così, soltanto tre ore dopo che il monitoraggio aveva segnalato quella che poteva essere una supernova, i telescopi delle isole Canarie hanno confermato i sospetti.

Nelle ore successive altri telescopi hanno catturato l’evento. Si tratta di una supernova di tipo Ia, appartiene a una  categoria di esplosioni stellari interessantissime da analizzare in sé ma che al tempo stesso vengono sfruttate anche come punti di riferimento, come indicatori di distanza, per studiare e misurare l’espansione dell’universo. Questa è la prima volta che una supernova viene osservata con tanta tempestività, colta quasi nell’atto di esplodere . La tempestività, in questi casi, è di fondamentale importanza: è un’occasione unica per analizzare il materiale appartenente agli strati più esterni della stella, quelli che possono fornire informazioni sulla sua natura e che, al tempo stesso, tendono a dissolversi più in fretta.

Denominata PTF 11kly, la supernova del 24 agosto è appena esplosa, la sua luminosità continuerà ad aumentare nei prossimi giorni, ma è già un bestseller: centinaia di telescopi la puntano (anche l’Hubble si aggiungerà ai suoi “ammiratori” nel week end). Potrebbe addirittura aggiudicarsi il titolo di supernova più studiata, sicuramente lo sarà nei prossimi decenni. Un bestseller destinato a diventare un classico.

Articolo originale apparso su MEDIA INAF

Loading

Statistiche sulle “Lacrime di San Lorenzo”

Michal Lachký ha catturato il transito di una meteora a Slovakia Skýcov, con sfondo il castello Hrušov.
Disponibile su: http://spaceweather.com/submissions/pics/m/Michal-LachkAfrac12-IMG_7794_1313226281.jpg

Riportiamo i dati ricavati sul sito dell’International Meteor Organization (IMO, sito web: http://www.imo.net/news/info ) che mostra l’andamento nel tempo della pioggia di meteore chiamate Perseidi (le famose Lacrime di San Lorenzo) nel periodo luglio-agosto 2011 e in particolare tra l’11 e il 13 agosto 2011.

Pioggia di stelle cadenti. Periodo luglio agosto 2011. Credit: IMO.

 

I grafici sono stati ricavati dai dati ottenuti da osservatori, tutti appassionati di astronomia, che hanno meticolosamente osservato il cielo in questo periodo e contato il numero di meteore osservate.

Tutti i dati sono stati inviati all’IMO. Si osserva, che il numero maggiore di stelle cadenti si è verificato nella notte del 13 agosto (primo diagramma qui sopra, cliccare per ingrandire) e che il numero ha toccato quasi le 120 meteore per ora (secondo diagramma qui sopra, cliccare per ingrandire).

Nella mappa qui sopra si osserva con una stellina verde la posizione degli astrofili che hanno compiuto le loro osservazioni. Un confronto con i dati pubblicati su questo blog una decina di giorni fa, e ottenuti sempre dall’IMO, mette in luce il fatto che il numero di osservatori è aumentato non solo di numero ma ha coperto un’area maggiore sulla superficie terrestre, ma conferma ancora il numero maggiore di astrofili europei e americani rispetto a quelli del resto del mondo.

Credit: IMO, Geert Barentsen.

Sabrina

Loading

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén