Blog di Marco Castellani

Una galassia tranquilla

Una tranquilla galassia a spirale, che abbiamo anche la fortuna di vedere praticamente di fronte, per poterla ammirare in tutta la sua maestà.

La tranquilla UGC 12295 vista dal Telescopio Spaziale Hubble
Crediti: ESA/Hubble & NASA, A. Filippenko, J. Lyman

UGC 12295 si trova a circa 192 milioni di anni luce dalla Terra (vuol dire, in altri termini, che la luce che vediamo adesso si è originata quando la specie umana era ancora ben di là da venire) e mostra una barra centrale ben sviluppata oltre a braccia di spirale strettamente avvolte.

Contemplare questa galassia ci fa comprendere come l’universo, spesso indicato – a ragione – come sede di fenomeni violenti, esibisca anche una sua modalità potremmo dire meditativa, proponendosi come ambito di tranquillo svolgimento di deliziose simmetrie, secondo un ordine che davvero stimola la nostra incodizionata ammirazione. Nonostante questo, nel 2015 si sono visti fuochi d’artificio, con lo scoppio violento di una supernova!

L’universo cioè gioca su molti piani simultaneamente, non si fa ingabbiare in un solo ruolo. Può essere tenero ed esuberante insieme, delicato ed energico, ma solo attraverso il gioco sottile di scambi tra queste modalità, può esprimere le sue vere potenzialità, può mostrare la sua vera bellezza.

Scrive Marco Guzzi1 che “Ogni uomo costruisce la sua difesa edificando su di essa un’immagine idealizzata di sé”. Le maschere che indossiamo ci relegano spesso a giocare un solo ruolo (secondo una immagine fittizzia che ci siamo costruiti), ma la realtà è molto più vasta e ci chiama ad una più significativa autenticità. Abbiamo tante parti dentro di noi e il lavoro (tra le stelle o sulla Terra) è comporle in modo armonico, per quanto è possibile. Così da riguadagnare autenticità, spogliandoci dell’inutile.

Siamo ben più di quanto pensiamo. Ce lo mostra il cielo.


  1. Marco Guzzi, Il cuore a nudo (Edizioni Paoline, 2012) ↩︎

Loading


Scopri di più da Stardust

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli via e-mail.

Previous

Phobos davanti Marte

Next

Baghdad dalla Stazione Spaziale

2 Comments

  1. GIULIANA

    Sapevo che la luce delle stelle impiega tanto per arrivare a noi, ma leggere che la galassia era così milioni di anni fa… è emozionante e suscita l’interrogativo: ora com’è?
    Grazie Marco Castellani

    • Marco Castellani

      Grazie cara Giuliana per il commento!

      Sì, hai ragione, la domanda è pertinente. Come è adesso la galassia? La cosa buffa è che non c’è alcun modo di avere una “istantanea” al momento presente della galassia, inevitabilmente l’universo si trasforma in una “macchina del tempo”, così che gli oggetti più lontani li vediamo come erano milioni, o addirittura miliardi, di anni fa.

      Quello che ci viene in aiuto è la teoria dell’evoluzione stellare e dell’evoluzione delle galassie, teoria che ha fatto passi da gigante in questi ultimi anni. Da questo sappiamo che tali galassie vivono un tempo molto lungo – alcuni miliardi di anni – senza sostanziali modifiche (a meno di incontri o fusioni con altre galassie). Dunque, è ragionevole pensare che non sia molto diversa dalla foto, in questo momento. Ma se per assurdo, si fosse improvvisamente spenta adesso (cosa comunque che non avrebbe alcuna spiegazione nelle teorie attuali!) noi ce ne accorgeremmo soltanto tra 192 milioni di anni! Come del resto, se si spegnesse il Sole, noi ce ne accorgeremmo solo dopo circa otto minuti. Buon per noi che, anche in questo caso, ci viene in aiuto la teoria, che ci rassicura sul fatto che per alcuni miliardi di anni ancora, il nostro Sole continuerà a fare il suo lavoro…

      Un caro saluto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén

Scopri di più da Stardust

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading