Blog di Marco Castellani

Tag: Antenne

Prime immagini da SuperBIT

Una delle prime immagini scientifiche per il Super Pressure Balloon Imaging Telescope (SuperBIT), lanciato il 16 di questo mese dalla Nuova Zelanda, riguarda le Galassie Antenne.

Superba immagine delle Galassie Antenne, ad opera di SuperBIT
Crediti: NASA/SuperBIT

L’immagine è stata catturata dal telescopio, attaccato ad un pallone in galleggiamento a circa 33 chilometri da terra. SuperBIT cattura immagini di galassie dalla banda visibile al vicino ultravioletto: la cosa era già nelle corde del più attempato Telescopio Spaziale Hubble, ma SuperBIT vanta un campo di vista molto più grande.

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Antenne, le due galassie in collisione

La NASA ha appena rilasciato una suggestiva immagine di due galassie in collisione: si tratta del sistema delle galassie Antenne, a circa 62 milioni di anni dalla Terra. L’immagine è una composizione di dati provenienti dai “giganti” dell’esplorazione dei cieli effettuata dallo spazio, ovvero la sonda Chandra (per quanto riguarda la banda X), il Telescopio Spaziale Hubble (per quanto concerne l’ottico) ed infine il Telescopio Spaziale Spitzer (per i dati infrarossi). Tutti protagonisti ben conosciuti dai lettori di GruppoLocale!

Le immagini originali in realtà sono state acquisite negli anni passati, in varie riprese, dal 1999 al 2005.

L’immagine composita delle galassie Antenne (Crediti: NASA, ESA, SAO, CXC, JPL-Caltech, and STScI)

Riguardo l’evento di “collisione”, va detto che esso è iniziato più di cento milioni di anni fa, ed è tuttora in corso. Un effetto evidente è che ha stimolato la formazione di milioni di stelle nelle regioni di gas e polvere delle due galassie. Le più grandi in massa, a vita più breve, hanno già percorso tutta la loro evoluzione fino allo scoppio come supernovae.

L’approccio combinato dei tre strumenti permette di rilevare un ampio spettro di caratteristiche: ad esempio, i dati di Chandra rivelano enormi nubi di gas interstellare molto caldo (e dunque molto energetico), arricchiti di materiale proveniente dalle esplosioni di supernovae. Il gas arricchito, che include elementi quali l’ossigeno, il ferro, il magnesio e il silicio, è destinato ad essere incorporato nelle successive generazioni di stelle e di pianeti.

I dati di Spitzer mostrano invece le regioni di gas riscaldate dalle stelle appena formatesi, con le nubi più calde che si trovano proprio a mezza strada tra le due galassie. Infine i dati nell’ottico acquisiti da Hubble ci servono ad individuare le zone ove sono presenti stelle più vecchie, insieme ad alcune regioni di formazione stellare, che si scorgono come filamenti in color oro e bianco. Molti dei puntini più piccoli dell’immagine ottica in realtà sono ammassi costituiti anche da migliaia di stelle…

Insomma, davvero uno spettacolo che potremmo ben definire “galattico”, a pieno titolo!

HubbleSite Press Release

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