Blog di Marco Castellani

Giorno: 31 Ottobre 2011

Oggi in 7 miliardi sul pianeta Terra

Un grande evento per la Terra: oggi tocchiamo la soglia dei 7 miliardi.

Probabilmente il bebè nascerà in Africa e probabilmente sarà femmina. Lo dice il Rapporto su “Lo Stato della popolazione nel mondo 2011” dell’UNFPA, Il Fondo della Nazioni Unite per la Popolazione, la cui versione italiana è stata curata da AIDOS, l’Associazione Italiana Donne per lo Sviluppo.

Come afferma Giulia Vallese dell’Agenzia ONU alla presentazione del rapporto, non si tratta di una questione di spazio, perchè “se ci mettessimo in piedi, spalla a spalla, 7 miliardi di persone occuperebbero la superficie della città di Los Angeles” – quanto piuttosto di “investire e pianificare”, a cominciare dalla famiglia, puntando su donne e giovani per accelerare il progresso nei Paesi in via di sviluppo. “Ci sono milioni di donne in questi Paesi che, potendo scegliere, vorrebbero avere meno figli o farli più tardi, ma questo non avviene a causa della mancanza di politiche adeguate e di barriere culturali, sociali ed economiche” ha concluso la Vallese.

Secondo il documento, l’Asia resterà l’area più popolosa del mondo anche nel XXI secolo, ma l’Africa guadagnerà terreno e la sua popolazione sarà più che triplicata, passando da un miliardo nel 2011 a 3,6 nel 2100. Nel 2011 il 60 per cento della popolazione mondiale vive in Asia e il 15 per cento in Africa. Ma la popolazione africana sta crescendo a un ritmo di circa il 2,3 per cento all’anno, un tasso piu’ che doppio rispetto all’Asia (1 per cento). La popolazione asiatica, oggi di circa 4,2 miliardi, dovrebbe raggiungere il picco di crescita verso la meta’ del secolo (5,2 miliardi nel 2052) per poi iniziare a decrescere.

Le previsioni dicono che nel 2100 il numero della popolazione aumenterà fino a 15 miliardi, lo sviluppo sostenibile del pianeta

Auguri al nuovo Bebè, auguri alla Terra.

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Mattoni di DNA e proteine nei dischi protoplanetari

Quest’immagine artistica illustra il sistema solare in una versione più giovanile di quella in cui si trova ora il nostro.

Dischi di polvere, come quello mostrato qui, in orbita attorno alla stella, si pensa siano il materiale primordiale da cui si sono formati i pianeti, compresi quelli rocciosi, come Mercurio, Venere, la Terra e Marte.

I ricercatori utilizzando lo Spitzer Space Telescope hanno individuato alcuni dei mattoni primordiali per il DNA e le proteine in uno di questi dischi che appartengono ad una stella chiamata IRS 46. Gli ingredienti, precursori di natura gassosa del DNA e delle proteine chiamate acetilene e acido cianidrico, sono stati rilevati nel disco interno della stella, la regione dove i ricercatori ritengono che i pianeti simili alla Terra avrebbero più probabilità di formarsi.

Fonte Space Images-JPL: http://www.jpl.nasa.gov/spaceimages/details.php?id=PIA03243

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