Ci sembra calmo, il nostro Sole. Gli irrequieti semmai sono altri: buchi neri che si fondono, asteroidi che collidono. Insomma, mondi lontani che interagiscono in maniere che non sappiamo. Il Sole no, lo vediamo tranquillo ogni mattina, al massimo velato da qualche nube, a seconda della giornata. Ma non è così (e ormai ci è ben noto).

Tanto per dire: a volte parte dell’atmosfera solare salta letteralmente nello spazio. Come potete vedere in questo breve video (acquisito con un piccolo telescopio in Francia), che comprime in pochi secondo quello che in realtà è accaduto in un’ora. Il filamento che emerge dal Sole è realmente enorme: potete vedere in alto a sinistra le dimensione della Terra, per confronto.

Le ragioni per cui accade questo hanno a che vedere con i fortissimi campi magnetici che esistono sulla superficie del Sole. Un campo affascinante di studio, assai complesso. L’importante qui è comprendere che, ancora una volta, il nostro primo sguardo può essere errato, o incompleto. Diciamo niente di nuovo sotto il Sole ed è già una menzogna per le nostre vite (accade sempre qualcosa se siamo aperti) ma è tecnicamente errato anche per il Sole stesso, che mostra costantemente un ribollire di attività e una sana irrequietezza, anche dopo miliardi di anni di vita.

Come sempre, la domanda per noi è cosa possiamo imparare da questo? Senza farsi domande così coinvolgenti – e pressanti – anche l’astronomia sarebbe un’attività della quale in fondo, si può fare a meno.

Ma così non è. Ed allora le domande che sorgono osservando il cielo, ci bruciano addosso. Per aiutarci a crescere in consapevolezza, anche solo di un granello, di un epsilon. Anche, per capire che il reale è sempre più fantastico e spumeggiante di tanti nostri pensieri pigri.

Sa il cielo se è ciò che ci serve, ora.

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