Blog di Marco Castellani

Categoria: impressioni

Splash of red!


Splash of red!
Inserito originariamente da ineedathis

Ce l’ho sul monitor da stamattina quando l’ho vista… ogni tanto me la riguardo.. Beh dài, mettiamo sul blog pure questa, non resisto!

Ho parlato da poco con Azul in ritorno alla sua città, dopo il passaggio a Roma: alla fine non ci siamo potuti vedere, per impegni di entrambi, ma è stata lo stesso una … piccola gradita emozione poters scoprire “una voce” dietro un nickname, e ricordare che oltre i blog e le mail e i messaggi.. vi sono sempre persone (!).

Il blog poi è curioso, secondo me, perchè avvicina le persone “all’opposto”: ovvero, prima ti accorgi che una persona ha degli interessi o una visione delle cose (in tutto o in parte) simile alla tua, leggendo il blog, poi magari ti può venir l’intenzione di conoscerla meglio; nella vita ordinaria incontri prima “nello spazio fisico” (e non nello spazio dei byte) una persona e poi puoi scoprire delle “affinità”… un’altra particolarità, mi pare, di questo “nuovo mondo” virtuale. Che forse ha più valore – appunto – quando non è solo del tutto virtuale, ma spazio di possibilità verso una connessione reale… 😉

Loading

Permeabilità…

... Che poi, non è tutta questione -per così dire – di permeabilità….?

Abbassare le difese… e lasciare che l’amore, passi attraverso la pelle, che si possa respirare… Fasciarsi dell’amore delle persone che ci vogliono bene.

Ancora, la disposizione del cuore è tutto… 🙂

Loading

Grovigli…


fishing line
Inserito originariamente da f l a v i a b

Guardandomi dentro, devo ammettere che mi vedo molto meno “lineare” e chiaro di quanto desidererei; anzi, di quanto riterrei (per l’età cui sono arrivato, per la situazione di vita famiglia e lavoro che ho raggiunto…etc..) di dover essere.

Sì sì. Mi sento che dovrei essere pacato, calmo, riflessivo, paziente, sereno. Sento che dovrei aver più o meno chiara la mia posizione attuale e il mio cammino successivo. Vorrei sempre poter essere un appoggio, per Paola, per i bimbi che crescono.

Questo è quello che sento. E credo sia una cosa bella, l’ideale che uno possa avere di migliorare se stesso, in fondo.

Dall’altra parte, c’e’ che guardandomi dentro, spesso trovo una situazione molto più “ingarbugliata” e alfine caotica, di quanto vorrei: pensieri situazioni istinti passioni impulsi ansie di libertà voglia di nuovo desiderio di protezione e di rifugio, tutto coesiste e si mischia in migliaia di colori e sfumature sempre diverse. E le volte, che per motivi anche banali, questa “parte” viene fuori prepotente e io mi sento in difficoltà…

…In pratica mi trovo, al dunque, a dover fare la constatazione di non riuscire a “disciplinare” tutto, dentro di me. Vedo questo groviglio, questa parte irrazionale magmatica ma “vitale” dentro di me che mi chiama. E io a volte affanno per dipanare i fili, pensando di aver un modo per fare una luce chiara su tutto. Ma alla fine non si trova mai, questo modo: si trovano modi parziali, temporanei. Non “un modo”.

Stamattina ho capito che non è questo il punto. Non è questo che mi è richiesto, per fortuna. Ovvero sento che mi è richiesta una cosa più semplice, molto più semplice, per ora: non devo dipanare tutto il groviglio… devo accettarlo, accoglierlo. Ho capito oggi che tra le due posizioni c’e’ una differenza abissale!

Sì tutto qui: è questo il lavoro da fare. Dopotutto, come posso essere così “orgoglioso” da pensare di dipanare tutto, da me?

E una luce buona (lo sento) si spande su ogni cosa e sulle mie “zone buie”, se io ammetto e “accetto” anche il groviglio dentro di me…

Loading

E domani si parte…

Ci siamo quasi… Domani si parte. Certo nei giorni scorsi sentivo con preoccupazione le notizie dai telegiornali: gli incendi che hanno devastato anche la zona intorno a Cefalù!

Dall’albergo mi dicono che la situazione è a posto. Allora, la giornata scorre a fare le piccole cose in vista della partenza: stampo il biglietto dell’aereo, il programma del congresso, i numeri di telefono… Chissà come saranno i posti, le persone, laggiù: non ci sono mai stato. Chissà che memorie riporterò a casa dal congresso. Simpaticissimo oggi Simone, mentre lo accompagnavo al centro estivo: non gradiva molto che me ne andassi, sia pur per pochi giorni, e – col candore tipico dei bambini – mi diceva “Ma devi proprio andare? Ma non puoi prenderti dei giorni di ferie e rimanere a casa…?” Beh anche se ho dovuto rispondere di no, sono cose che fanno piacere, ad un papà!

Devo ricordarmi assolutamente di portare il poster. Che buffo, mi preme in maniera particolare, per il fatto semplicissimo che è il mio primo lavoro svolto interamente da solo. Lavorare con altri è bellissimo, certamente. Ma per qualche motivo “esistenziale” (legato a varie contingenze lavorative e familiari e di “maturazione” personale), mi preme portare “in luce”, soprattutto in questo periodo, un lavoro fatto svolgendo e sviluppando una idea tutta mia, esporlo agli altri dopo averne tanto ragionato tra me e me… E se seguo i ricordi, poi, mi intenerisco, perchè ricordo uno degli ultimi giorni che parlavo con papà, e che lui mi chiedeva del progetto, e mi incoraggiava a continuare… e ora che il congresso è dedicato proprio a a lui, e io che mi porto una piccola cosuccia che lui apprezzava..

Beh mi fermo, cario mio diario, lo sai bene sennò che potrei riempire pagine! Ok i prossimi aggiornamenti, credo, al mio ritorno… un augurio di un morbido e sereno “rientro” (aspettando che l’autunno ci porti un poco di agognata frescura) per i miei affezionati lettori 😉


Blogged with Flock

Loading

color landscape…


color landscape
Inserito originariamente da daita

Bellissimo posto…!

Qui a Roma c’e’ un’afa notevole, anche se non è una giornata caldissima. Questa mattina al mercato di quartiere sembrava di essere nel Sahara… 😉

Aspetto al sole, mentre le donne di casa vagliano ed acquistano costumi e copricostumi, piccole collanine, un libro di favole con un puzzle…

Si sente l’aria di mare, quasi – sarà il caldo. In questi casi, mi viene da immaginare che proprio qui in città – magari dietro una svolta della strada, un palazzo – si trovi d’improvviso una spiaggia, e la sabbia, e lo scenario estivo dei bagnanti, la gente che va e viene ciabattando e parlando piano, con gli asciugamani sulle spalle…


Loading

Page 3 of 3

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén