Blog di Marco Castellani

Giorno: 22 Giugno 2011

Sveglie o… addormentate?

Hanno scrutato nelle profondità dell’universo, trovando che le galassie appartengono a due soli tipi: quelle “sveglie” e quelle “dormienti”. In altre parole, galassie che formano nuove stelle in maniera molto attiva, o galassie che non ne formano più alcuna.

Gli scienziati sanno già da diversi anni che le galassie nell’universo locale, sembrano appartenere ad uno di questi due stati, senza grandi possibilità di soluzioni “intermedie”. Ora però la nostra conoscenza della faccenda si espande, grazie ad una esplorazione dell’universo più profondo, che ci mostra come anche galassie davvero molto giovani – lontane addirittura 12 miliardi di anni luce – obbediscano alla stessa “legge”, si assoggettino alla semplice dicotomia “sveglio/addormentato”.

Questo è importantissimo, perché ci racconta di una regola generale; ci dice che le galassie si sono sempre comportate in questo modo. O meglio, si sono comportate in questo modo almeno per l’85 % della storia del nostro universo.

“Il fatto che vediamo queste galassie così giovani nel lontano universo, che hanno già ‘chiuso’, è rimarchevole”, spiega Kate Whitaker (Yale University), primo autore nell’articolo dedicato alla ricerca, che è comparso proprio ieri l’altro nell’edizione online della prestigiosa rivista Astrophysical Journal.

Più formi stelle, più sei blu, in pratica... (Image: NASA, ESA, S. Beckwith (STScI) and the HUDF team)

Per capire in quale stato fossero le galassie osservate, Whitaker e colleghi hanno fabbricato una serie di nuovi filtri, ognuno sensibile ad un ben specifico intervallo di radiazione luminosa, e li hanno poi applicati al telescopio di 4 metri del Kitt Peak, in Arizona. Dopodiché è iniziato… il vero, paziente lavoro. Sono state spese ben 75 notti, impiegate a scrutare nel lontano universo e nel collezionare fotoni da ben 40.000 galassie, da quelle “dietro l’angolo” a quelle poste a distanze quasi inimmaginabili, la cui luce proviene (per l’effetto della velocità finita della radiazione) direttamente dai primordi dell’universo. Il risultato? La più profonda e completa esplorazione mai effettuata, a queste distanze e a questi intervalli di lunghezza d’onda.

Ma poi, raccolti i dati, come capire se vi è formazione stellare, oppure no? Il team ha decifrato il comportamento “duale” delle galassie attraverso il colore della luce che queste emettono. Di norma, infatti, le galassie interessate da formazione stellare attiva mostrano un colore predominante blu, mentre la luce emessa da galassie dormienti, con prevalenza di stelle vecchie, è più spostata verso la parte rossa dello spettro.

Va detto che questo modo di leggere la formazione stellare, probabilmente inevitabile per galassie così lontane, introduce un certo grado di semplificazione; si dà il caso infatti di galassie anche molto vecchie con evidenze di radiazione ultravioletta anche rilevante. E’ il caso ad esempio delleccesso ultravioletto nelle galassie ellittiche, che inizialmente si riteneva fosse dovuto a stelle giovani (inusuali in tali ambienti), mentre poi si è potuto mostrare come anche stelle vecchie, in determinate fasi, siano ottimi produttori di luce blu/ultravioletta.

Tenuto conto delle dovute cautele, dunque, i ricercatori hanno scoperto che le galassie in fasi “intermedie” sono davvero molto poche, e che vi sono molte più galassie “sveglie” di quante ve ne siano “dormienti”. La scoperta mostra di fatto come la fase di passaggio da uno stato ad un altro debba essere rapida, si che nemmeno una ricerca così accurata ne riesce a “cogliere” un buon numero.

Se poi le galassie che dormono, rimangano così indefinitamente, è un’altra faccenda, tuttora aperta.In ogni modo, lo studio suggerisce come le galassie “attive” stiano formando stelle ad un tasso circa 50 volte maggiore di quelle che classifichiamo come “addormentate”.

Siccome, si sa, l’appetito vien mangiando (e questo è vero soprattutto per la ricerca scientifica!), i ricercatori, lungi dal ritenere l’indagine conclusa, sono interessati a capire, adesso, se le galassie possano passare varie volte attraverso i due stati, e se si possa riuscire ad osservarne direttamente qualcuna in stato di “addormentamento”…

Yale University Press Release

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Marie Curie in versione fumetto per l’Anno Internazionale della Chimica

La copertina del nuovo fumetto di Fiami, Le Vite di Marie Curie. Spero che ci sia la possibilità di pubblicarlo in Italia. Cortesia Fiami.


Dopo due anni di lavoro, ricerche in varie biblioteche, contatti con docenti universitari e con insegnanti di varie scuole, Fiami realizza una nuova avventura nella storia della chimica: “Les Vies de Marie Curie-The Lives of Marie Curie“.

Fiami è diventato famoso in tutto il mondo per la pubblicazione di “Le vite di Einstein” (2005) e “Le vite di Galileo” (2009); la versione italiana è stata pubblicata dalla Casa Editrice CLEUP di Padova, http://www.cleup.it al costo di 10 euro. Le copie sono ancora disponibili.

Chi è stata Marie Curie? Che cos’è la chimica?
E’ familiare il nome di Marie Curie. Ma che cosa conosciamo di lei? Questo nuovo fumetto educativo di Fiami di quaranta pagine a colori vuole mostrare alcuni aspetti della grande scienziata del secolo scorso. Il fumetto è diviso in sei capitoli principali dove Marie Curie assume ruoli differenti nelle varie epoche storiche.

 

 

Il primo capitolo siamo in compagnia del grande filosofo Aristotele (330 a.C.). La scena si svolge ad Atene, dove Marie è una giovanissima schiava che legge le teorie aristoteliche sulla natura del mondo e sulla natura delle donne.

 

 

Nel secondo capitolo ci spostiamo a Basel nel 1527. Qui, il fisico e alchimista Paracelse guarisce Marie dalla malinconia e le mostra i secreti della materia.

 

Si passa poi nel 1789 dove, in piena Rivoluzione Francese, Marie è la governante del chimico francese Lavoisier.

 

Nel 1869 nel cuore della Russia, Marie è studentessa di Mendeleev e sogna di fuggire a Parigi.

 


Nel penultimo capitolo Marie Curie è davvero se stessa, vedova di Pierre Curie e madre di due figlie ancora giovanissime. Ha da poco conseguito il sue secondo Premio Nobel per aver isolato chimicamente un nuovo elemento, il radio.

 

 

Infine, nel sesto capitolo, la scena si svolge nel 2011, in occasione dell’Anno Internazionale della Chimica, dove Marie Curie viene celebrata a scuola. Marie Curie è qui con noi, lo è sempre stata. Lo è nei nostri cuori e da oggi anche in questo nuovo e meraviglioso fumetto.

Fiami ci guida indietro nel tempo a scoprire come la chimica abbia rivoluzionato la vita delle persone, a ripercorrere alcune tappe fondamentali di questo importante cammino con un pizzico di allegria e di semplicità per celebrare il 2011 come Anno Internazionale della Chimica.

Sito web di Fiami: http://www.fiami.it
Le immagini sono tutte tratte dal sito web di Fiami: http://www.fiami.ch/MC/MC_E/MC_E_home.html;
Per contattare Fiami: info@fiami.ch (vi risponderà in francese, o in inglese o in italiano)
Sito web della Casa Editrice CLEUP di Padova per ordinare “Le Vite di Galileo“: http://www.cleup.it

 

 

The lives of MarieCurie – A woman in the history of chemistry


Who was Marie Curie? What is chemistry ?
Everybody is familiar with the name of Marie Curie. But what do we know about her? Here is Fiami’s next educational comic book with 40 pages in color! Marie Curie plays different roles through the ages of great discoveries:

Marie Curie and Aristotle (330 BC)
In Athens, she is a young slave who listens to Aristotle’s theories about the nature of the world and the nature of women.

Marie Curie and Paracelsus (1527)
In Basel, Paracelsus, the alchemist-physician, heals her from her melancholy and shows her the secrets of matter.

Marie Curie and Lavoisier (1789)
At the heart of the French Revolution, she is the Lavoisiers’ housekeeper.

Marie Curie and Mendeleev (1869)
In Russia, she is Mendeleev’s student and dreams about going to Paris.

Marie Curie 1911
In 1911, she’s a widow and mother of 2 daughters and is awarded her second Nobel prize for having chemically isolated a new element: radium.

Marie Curie 2011
Marie Curie is back ! Come and meet her!


Sabrina

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