Non c’è tregua, non c’è riposo qui. Spinti da potentissimi venti stellare, strati di base e polvere si espandono intorno alla assai calda e luminosa stella Wolf-Rayet 124, in questa nitidissima visione immagine infrarossa. Come un’istantanea di un processo in corso, una preparazione affannata ad un fuoco d’artificio che sarà realmente spettacolo.

La magnificenza cosmica di Wolf Rayet 124
Crediti: NASAESACSASTScIWebb ERO Production Team

Il pattern molto evidente di stella a sei punte non ci deve stupire, in realtà è una caratteristica già ben nota delle ottiche del Telescopio Spaziale James Webb, composto da diciotto segmenti esagonali montati (mirabilmente) a nido d’ape.

La stella in questione è assai interessante, perché ha una massa superiore a trenta volte quella del nostro Sole (e le stelle grandi vivono molto poco…) e dista da noi circa quindicimila anni luce. La nebulosa parecchio turbolenta che circonda questo gigante (che sappiamo) instabile è larga ben sei anni luce. La sua stessa esistenza, la sua natura, ci parla di quanto sia imminente ormai la deflagrazione esplosiva della stella al suo centro: insomma le caratteristiche di quanto vediamo ci confermano lo scenario di preludio di supernova che darà luogo, ancora una volta, ad uno dei fenomeni più spettacolari dell’intera evoluzione stellare.

Il materiale che sarà poi scagliato violentemente nello spazio contribuirà alla creazione di nuove generazioni di stelle, proseguendo quel fenomeno di impollinazione cosmica che rende il nostro universo un luogo vivo e anche bello da vedere (i resti di supernova sono spettacolari). Un universo che partendo appena da un mix di idrogeno ed elio, ha saputo costruire – con tutta la pazienza richiesta per le grandi opere – cattedrali cosmiche di sublime bellezza.

E delle coscienze, che lo possono guardare.

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