Certo, sapeva tutto, ma non conosceva la domanda. Sicuro, era ben consapevole che ci sarebbe stata una eclisse anulare del Sole, visibile dalla loro destinazione: il Lago Abert nell’Oregon. D’accordo, ci volevano dieci ora di macchina, per arrivarci. Ma ne valeva la pena.

Sapeva bene anche che il prossimo evento di questo tipo si sarebbe verificato, negli Stati Uniti, solo dopo altri sedici anni. Il che senz’altro rendeva questo un evento veramente speciale, con un’opportunità imperdibile di poterlo fotografare. Di poter immortalare un momento così particolare (e non sapeva quanto particolare, questo non lo sapeva ancora).

Anche il piano di azione, il piano che avevano concordato, anche quel piano le andava bene. Era un piano semplice, dopotutto. Lei ed il suo ragazzo sarebbero apparsi davanti all’eclisse nelle loro silhouette, sia da soli che insieme. Era anche ben consapevole che l’evento si sarebbe consumato in pochissimi minuti.

Infine, dopo tutto il viaggio, aveva osservato curiosa i suoi amici che sistemavano la macchina fotografica a circa 400 metri di distanza. C’era un senso di attesa, che aveva afferrato tutti. Ma per lei, era come moltiplicato, era più profondo, era più intimo. Misteriosamente, per lei il senso di attesa era particolare. Non sapeva perché.

Sapeva tutto il resto, comunque. Era ben informata. Era al corrente di ogni cosa. Era pronta, preparata. Quello che soltanto non sapeva era una piccola cosa. Appena una piccola, piccolissima cosa. Una cosa legata alla profondità tranquilla della sua attesa. Quello che non sapeva ancora, quella piccola cosa che ignorava, era ciò che era più importante. Quello che ignorava era ciò che le sarebbe stato chiesto in quel momento, quello che il suo ragazzo le avrebbe domandato nel momento esatto dell’eclisse, nel momento esatto in cui il Sole si rendeva esso stesso un meraviglioso anello, un brillante gigantesco luminoso fantastico anello cosmico.

Questo in effetti non lo sapeva. Non lo sapeva ancora. Ma già sapeva la risposta, comunque. Già sapeva – in cuor suo già lo sapeva – che la risposta, l’unica risposta possibile, l’unica risposta adeguata al momento, all’evento, alla sua storia e alla storia del suo ragazzo e alla loro storia insieme, sarebbe stata un .

Mio libero adattamento del testo di APOD a commento dell’immagine.

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