Blog di Marco Castellani

Categoria: matrimonio

Ventiquattro anni (e spesso non li dimostra)

Bello volersi bene nei tempi secchi, mi dicevo ieri, e stamattina venendo al lavoro. Volersi bene anche quando la tua sposa non ha il tempo o la forza di farti un sorriso, perchè ha lavorato e poi è stata dietro a tutti i compiti arretrati dei bambini (e quando ne hai quattro, che devono tornare a scuola, non è certo uno scherzo). Anche quando ti ha risposto un pò duramente, oppure sei tu che hai detto una cosa a sproposito o nel tempo sbagliato? Poi in pratica vicino nel letto ti chiede scusa col piede, facendo una carezza al tuo piede lì accanto; ti chiede senza dover chiedere a parole.

Bello capirsi con piccoli gesti. Sapere che ti vuole bene, immaginarsi proprio un flusso – quasi un flusso fisico – di amore continuo tra lei e te. Scoprire ogni volta che sei nei suoi pensieri, che conta su di te. Svelarlo magari in una piccola domanda che ti fa, in maniera apparentemente casuale; una domanda magari su un argomento che sa che ti piace, e sapere che te la fa per un modo nascosto di chiedere il tuo appoggio, la tua partecipazione…

Nei tempi secchi (come mi piace chiamarli), quando non c’e’ modo o spazio per una carezza o tempo per parlare piano o farci gli occhi dolci, è ancora più bello. A volte non lo capisco e mi innervosisco, mi riempio di nervetti e gesti – a proporito – davvero secchetti secchetti; oggi però mi esaltavo pensandoci in macchina. Ci amiamo da ventiquattro anni; ventiquattro!! Pensare di essere felici perchè ami una persona, ma la ami da ventiquattro anni; ma essere felici oggi ……. Mica ci si riesce sempre, mica sempre è facile. Per me è anche una conquista, l’amore nei tempi secchi 🙂

Loading

Coperta novembrina, ed altro…


November cover
Inserito originariamente da LucaPicciau

…Lo so, lo so: non dite nulla! Sono fissato con le foto della natura con i colori autunnali, ormai è cosa assodata…….. 😉

Tra una cosa e l’altra, sono riuscito finalmente proprio stamattina a finir di approntare la nuova versione del database degli ammassi globulari, che tanto mi ha fatto “tribolare” per la riorganizzazione delle tabelle MySQL.. si raggiunge all’indirizzo http://snipurl.com/gclusters

PS pensavo tra me e me.. non lo scrivo sul sito, ma questa per me è la “release Paola”.. beh un piccolo tributo alla mia sposa e al suo amore 🙂

Loading

Amore e… verità dello sguardo

Sembrerà un pò buffo, ma sto (ri)comprendendo adesso, a pochissimi giorni di distanza dal mio sedicesimo anniversario di matrimonio, che nell’amore a mia moglie si radica ultimamente la possibilità di uno sguardo vero e autentico verso ogni persona, donna o uomo che sia. Stare nella propria vocazione, stare nel proprio solco. Stare sul proprio cammino.

Questo fa sentire uomini.
Non si tratta di proibirsi qualcosa, di censurare qualcosa. Non si deve censurare proprio nulla.

….Quanto è bello, mi dico a volte, guardare una donna con l’amore alla propria moglie nello spessore dello sguardo!!

Si tratta, per me adesso, soltanto di riconoscere quando si ha uno sguardo vero, reale e quando invece si recita una parte, ci si appiattisce sull’istintività delle cose. Nessun moralismo: altrimenti non sarebbe interessante, almeno non a livello “del cuore”. Si tratta solo di questo. capire quando si è autentici. Sentire la gioia ultima e riposta di stare in un cammino. E tutto va a posto, tutto rientra nella sua casellina. Non c’e’ la pressione delle cose che non si comprendono. Tutto si può lasciar scorrere, lasciar fluire. Amare e lasciar fluire l’amore. Finalmente.

Loading

Piccole lontananze…


Both side of love
Inserito originariamente da medioman

Sembrerà buffo, magari, mia cara.

Però è così. Dopo tutto questo tempo: ancora.

Anzi magari queste piccole contingenze, aiutano a capirlo. A capire quanto siamo legati. Sì sì, bastano pochi giorni, basta che tu vada fuori – come ora – per un congresso di appena quattro giorni…

Basta questo perchè io avverta un pochino questo senso di “vuoto”, avverta più nitidamente, quanta parte della mia giornata e del mio pensiero, è modellata intorno al fatto che tu sei presente… e se tu ti sottrai, anche per poco, rimane comunque la tua “forma” nelle cose che faccio e vedo, rimane come una cosa normale, acquisita.

Naturale.

Avverto di più l’importanza del nostro legame, data per scontata, a volte, dalla mia ubiqua distrazione…

Vabbè, in fondo, domani sera ritorni .. 😉

Loading

Disposizione del cuore

    Pensavo stamattina venendo al lavoro… che in fondo, anche il matrimonio, anche questo rapporto con una medesima persona, che si snoda negli anni, si basa ultimamente, non su grandi realizzazioni o impervi traguardi, ma piuttosto su una quotidianità semplice, che più di ogni altra cosa può agire come fattore unificante, o meno, a seconda della disposizione del cuore.

    In particolare mi pare proprio che la disposizione del cuore, ovvero se ci penso la cosa più umile e segreta, la più nascosta, la meno "proclamata" all’esterno, è il fattore critico davvero decisivo  sul quale si frange ogni grande proponimento, sul quale si gioca anche il destino del rapporto, in un certo senso. Diciamo che questo si traduce semplicemente, nel fatto che – davanti ad un problema, ad una difficoltà (ma pure davanti ad una cosa bella, ad un percorso in discesa) in fondo, si può dire di sì, con il cuore, o si può dire di no. E’ tutto qui, per quanto semplice possa sembrare, a mio avviso. In fondo, si può dire di no magari sacrificandosi e compiacendo l’altro in tutto e facendo tutto e anche di più quanto di quanto si deve, ma il cuore è chiuso. Allora mi sembra che inevitabilmente, ci si allontata, si crea una barriera. O si dice di sì, con tutti i limiti della propria persona e del proprio carattere, rinunciando magari a cercare di diventare sempre una persona migliore. Ma si dice di sì, in quel momento. In un certo senso, avverto che non è troppo distante, come dinamica, dal rapporto stesso con Dio: forse perchè il matrimonio è – almeno per chi crede – una vocazione (come ho compreso leggendo il bellissimo libro Padre Joe di Tony Hendra); forse perchè in tutte le cose fondamentali della vita, in realtà sono in gioco le stesse dinamiche, a livello del cuore?

Riflettendo, sono affascinato dall’evidenza per la quale, tale disposizione oltre ad essere la cosa più umile e riposta, è anche la cosa che si gioca a livello dell’istante… Ogni istante è l’unico, conta il presente… Ora, adesso io posso dire di sì alla mia situazione, al mio essere sposo, oppure posso dire di no dentro di me. Anzi a pensarci, nella stessa giornata posso passare dal dire no al dire sì e viceversa, senza quasi accorgermi… perchè ogni respiro contiene in fondo una presa di posizione, ogni istante trasporta, per noi, un atteggiamento di fronte all’esistenza… Ogni istante viene vissuto, secondo un atteggiamento sul quale si orienta la mia persona, indipendentemente da quanto  posso "proclamare" a parole, anche a quanto posso "decidere", o  desiderare di essere… E dalla disposizione del cuore discende tanto… come  parlo con gli amici e i colleghi di lavoro, come si guardo le altre persone, come mi rapporto con le "altre donne" con le quali per diversi motivi (lavoro, amicizia) ci si deve confrontare…

PS a chi mi legge.. beh, perdonate la lunghezza! Ma son fatto così: scrivere è una parte essenziale del mio riflettere, mi aiuta a mettere ordine nei pensieri, a percepirli veri… Nello specifico, col passare degli anni, sento come importante per me, una riflessione  personale sul percorso del mio matrimonio, anzi quasi una riflessione continua, una "ruminazione" permanente, in sottofondo… quanto trascuro di farlo, sento comunque di perdere qualcosa, di inaridire il mio rapporto, di proiettarlo su schemi semplicistici e predefiniti… Oppure rischio di  farmi sovrastare dalle cose da fare (e sono tante, per una famiglia di sei persone!), senza percepire con la dovuta portata, il perchè si fanno, perchè e come si è sviluppato un certo cammino, quali ne sono le sue radici… Come se le cose che ci sono, pur belle, perdessero spessore… e non è certo quello che desideriamo, nè io nè la mia sposa !

Loading

Sentieri…


Golden Sea
Inserito originariamente da Su Inc

..Sì tu si. E guardo il tuo volto mentre cammino. Guardo il tuo volto se sono cosciente, più presente a me stesso. E sei la terra, la solidità.

E il mio pensiero, il pensiero che sì tante volte fluttua – sedotto da fatue brillanze (e quanto mi pesa la fragilità dell’attenzione mia, subito distolta: ma dove son io allora, davvero ?) – ma poi si appoggia a te. Se vuol procedere, far crescere il cuore. Ampliarlo, nel tempo.

Sei la roccia, il terreno sul quale cammino. Negli anni. E forse, a volte, lo sono io, per te.

Un sentiero, nel paesaggio. O meglio, due sentieri, che corrono vicini. Se ti giri, mia cara, non vedi forse anche tu, la strada già fatta? Già non è più così breve, lo sai.

Indietro, e avanti fin dove l’occhio ancora non arriva, i percorsi – forse un’illusione dello sguardo, ma forse no – si fondono, nell’abbraccio degli spazi senza confini…

Loading

Page 2 of 2

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén