Il sito di Chandra rilascia due belle immagini di resti di supernova, frutto di una
collaborazione tra Chandrae e XMM-Newton…
Ecco due interessanti immagini di resti di supernova, realizzate combinando dati del
telescopio in banda X Chandra (NASA) e di XMM-Newton (ESA). Per ognuna delle due immagini,
XMM-Newton ha catturato la vista con il campo più largo, mentre Chandra si è concentrato
sulle regioni di maggiore interesse per i ricercatori.
L’oggetto arancione nella parte destra è RCW 86, corrispondente ad una delle più antiche
supernovae mai scoperte. Gli storici infatti ritengono che l’esplosione della stella
coincida con le osservazioni condotte da astronomi cinesi e romani nell’anno 185. La visione
combinata di Chandra e XMM-Newton permette di scorgere gli anelli di resti di supernova in espansione, originati dalla detonazione stessa dell’oggetto stellare.
Le immagini dei due resti di supernova
Credits: Chandra: NASA/CXC/SAO/P.Slane et al.; XMM-Newton: ESA/RIKEN/J.Hiraga et al.; Chandra: NASA/CXC/Univ. of Utrecht/J.Vink et al.; XMM-Newton: ESA/Univ. of Utrecht/J.Vink et al.
L’altro oggetto prende il nome di G347.3-0.5, ed è stato anch’esso osservato da astronomi cinesi,
nell’anno 393. A quanto pare, l’esplosione della stella è risultata così brillante, che sembra
sia risultata visibile nel cielo addirittura per mesi, rivaleggiando in luminosità con il
pianeta Giove. La sorgente puntiforme nella parte più bassa è probabilmente la stella
di neutroni, originatasi dall’implosione delle parti più interne della supernova.
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