Blog di Marco Castellani

Mese: Settembre 2007 Page 1 of 3

Opportunity ha iniziato l’esplorazione del Victoria Crater

Il rover Opportunity della NASA ha raggiunto la prima destinazione programmata dal team scientifico: si trova
in un pendio all’interno del Victoria Crater, come confermano i dati provenienti dal pianeta Marte…

Il rover Opportunity ha percorso il pendio discendente del cratere largo ben 800 metri, fino ad un letto di rocce di colore piuttosto chiaro.
La sonda, in particolare, è in posizione da poter toccare un sottile strato di roccia per mezzo del suo braccio robotizzato, il tutto
dopo alcuni controlli di sicurezza, necessari perchè il rover si trova su una base in pendenza di ben 25 gradi. I ricercatori
intendono iniziare l’esame delle rocce con gli strumenti in cima al braccio della sonda, proprio in questi giorni…




Lo strato di roccia più chiaro all’interno del Victoria Crater, visto dalla sonda Opportunity.

Credits: NASA/JPL-Caltech

Dopo questo primo importante passo, gli scienziati proseguiranno guidando pian piano la sonda nell’esplorazione attraverso il cratere, “saggiando” gli strati di roccia
alle diverse profondità, in modo da acquisire informazioni sulle specifiche modalità della sua formazione e rintracciare
anche i motivi della sua particolare morfologia…



NASA/JPL Press Release

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SOHO trova una cometa periodica…

Nel tempo della sua attività, il telescopio solare SOHO ha trovato un bel mucchio di comete, così non è sopredente apprendere dell’indiduazione di un’altro di questi oggetti. Però la cometa appena scoperta ha una peculiarità: fa parte della rara classe delle comete periodiche

L’oggetto è denominato P/2007 R5, e non è la prima volta che il satellite SOHO ne cattura una immagine. La sonda SOHO ha infatti individuato questa rara varietà di cometa in altre due diverse occasioni nel passato. Invece di cadere dentro il Sole e venire distrutta, o sperdersi in un’orbita bizzarra, P/2007 R5 ha acquisto un tragitto ellittico piuttosto regolare intorno al Sole.


La sonda SOHO (Image credit: Alex Lutkus)

In ogni modo, se era già stata individuata da SOHO, come mai nessuno l’aveva “notata” prima d’ora? Il fatto è che SOHO registra una bella quantità di comete su una varietà di orbite differenti, e a volte la periodicità di alcune di queste può sfuggire agli osservatori “umani”. Questa volta se ne è accorto lo studente Sebastian Hoenig, mettendo in relazione un oggetto transitato nel 1999 con quello ripassato nel 2003. Calcolando la sua orbita, Hoenig è stato un grado di predire con ottima approssimazione che tale cometa sarebbe transitata di nuovo in settembre di quest’anno, come è puntualmente successo…!



ESA Press Release

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Piacersi…(!)

Il papà, tornando dal lavoro : “Agnese, ma ti hanno detto a scuola che eri vestita molto bene, oggi?”

La bimba (seria): “No ma… mi sono piaciuta tanto!“. 😉

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Nuove tecniche per la “caccia” alle galassie…

Un team di astronomi è riuscito, utilizzando il Very Large Telescope dell’ESO, a rintracciare in un singolo passaggio, ben dodici galassie mai individuate prima…

Il metodo di ricerca adottato è ingegnoso, e si basa su una tecnica che può rappresentare un grosso passo in avanti nel settore specifico della “caccia” delle galassie.

In particolare, gli astronomi hanno utilizzato i quasar come “segnale” per individuare queste galassie: i quasar infatti sono oggetti molto distanti di grande luminosità, che possono essere usati per rivelare la eventuale presenza di galassie che possono trovarsi tra noi e il quasar stesso. La presenza di una galassia nella linea di vista del quasar è infatti segnalata da un “buco” nello spettro del quaasar, causato dall’assorbimento della luce ad una specifica lunghezza d’onda.


Le “nuove” galassie appena individuate

Credits: SINFONI/VLT

Il team di astronomi ha dunque pensato di usare un catalogo di quasar molto esteso, per cercare espressamente i quasar con “buchi” nello spettro. Il passaggio successivo è stato quello di concentrarsi nella ricerca di galassie nelle zone di cielo intorno ai quasar selezionati… la ricerca si è potuta spingere fino ad oggetti molto lontani, grazie al VLT, la cui luce è stata emessa quando l’Universo aveva appena sei miliardi di anni, all’incirca la metà dell’età attuale…



ESO Press Release


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Autumn…


autumn
Inserito originariamente da NicaMom

Sì sì… sono proprio innamorato di questi colori!

Tutte le sfumature di verde e marroncino,
che specchiano così bene,
le intime rifrangenze del cuore… 😉

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Arriva la notte della ricerca!

Anche quest’anno l’Osservatorio parteciperà alla “Notte europea della
Ricerca”. La manifestazione avrà luogo il prossimo venerdì 28 settembre e
vedrà coinvolta sia la città di Frascati sia i centri di ricerca dell’area
tuscolana…

Frascati sarà coinvolta in una sorta di notte bianca della
ricerca dove si alterneranno una serie di eventi con inizio nel primo
pomeriggio fino a notte inoltrata. Sarà possibile visitare le Scuderie
Aldobrandini dove al fianco di uno spazio espositivo che vede coinvolto
l’Osservatorio insieme ad INFN, ENEA ed ESA, sarà possibile assistere ad una
serie di Letio Magistralis tenute da personalità di spicco del panorama
scientifico locale. Ogni angolo di Frascati sarà coinvolta da momenti di
spettacolo e dibattiti scientifici come per le Agorà, dove una nutrita
rappresentanza dei ricercatori dell’Osservatorio Astronomico di Roma, insieme ai colleghi degli altri
istituti coinvolti, incontreranno il pubblico nei luoghi tipici di incontro
della città: bar, librerie, pub, caffè. Ci saranno collegamenti in diretta
da Campo Imperatore e dall’ESO per mostrare lo strumento “REM” in azione. Inoltre
l’Osservatorio sarà aperto per visite guidate su prenotazione. Al fianco di
Astrolab e MPT sarà possibile visitare i laboratori dell’istituto dove
prendono forma gli strumenti che poi equipaggiano alcuni dei più importanti
telescopi al mondo come Large Binocular Telescope (LBT).

Per informazioni siete invitati a visitare il sito:

http://www.infn.it/nottedellaricerca/2007/

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Piccole lontananze…


Both side of love
Inserito originariamente da medioman

Sembrerà buffo, magari, mia cara.

Però è così. Dopo tutto questo tempo: ancora.

Anzi magari queste piccole contingenze, aiutano a capirlo. A capire quanto siamo legati. Sì sì, bastano pochi giorni, basta che tu vada fuori – come ora – per un congresso di appena quattro giorni…

Basta questo perchè io avverta un pochino questo senso di “vuoto”, avverta più nitidamente, quanta parte della mia giornata e del mio pensiero, è modellata intorno al fatto che tu sei presente… e se tu ti sottrai, anche per poco, rimane comunque la tua “forma” nelle cose che faccio e vedo, rimane come una cosa normale, acquisita.

Naturale.

Avverto di più l’importanza del nostro legame, data per scontata, a volte, dalla mia ubiqua distrazione…

Vabbè, in fondo, domani sera ritorni .. 😉

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Scoperte gli ingressi di altre caverne su Marte

La sonda Space Odissey della NASA ha appena scoperto le entrate di altre sette probabili caverne sulle pendici di un vulcano di Marte…

La scoperta stà alimentando un crescente interesse nei potenziali habitat presenti al di sotto del suolo marziano, nonchè portando a nuovo vigore la ricerca di altre caverne in diversi punti del pianeta rosso.

Le aperture appena individuate, sono rappresentate da “macchie” scure quasi circolari, di diametro che varia tra i 100 e i 200 metri, la cui vera natura ha reso perplessi gli scienziati che le hanno trovate la prima volta, usando le sonde Mars Odyssey e Mars Global Surveyor. Ora però, usando la camera infrarossa della Mars Odissey per monitorare le variazioni di temperatura delle “macchie” durante il giorno e la notte, gli scienziati hanno potuto concludere che con buona probabilità esse rappresentano delle “entrate” verso spazi “sotterranei” nel pianeta…


NASA JPL Press Release

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