Blog di Marco Castellani

Giorno: 9 Gennaio 2008

La NASA decide di modificare l’obiettivo di EPOXI

La NASA ha approvato il “retargeting” della missione EPOXI per un passaggio ravvicinato alla cometa Hartley che dovrebbe avvenire in data 11 ottobre del 2010. Il cambio di obiettivo si è reso necessario perché quello primario.. non si trova più!

L’obiettivo originario di EXOPI, ovvero la cometa Boethin, non si riesce più a trovare: gli scienziati ipotizzano che si sia frantumata in pezzi troppo piccoli da essere individuati.

Immagine “artistica” della sonda Deep Impact durante il passaggio ravvicinato presso una corpo cometario…

Credits: NASA/JPL/UMD/Pat Rawlings

Gli esperimenti importanti a bordo di EXPOI sono due, “Extrasolar Planet Observation and Characterization” e “Deep Impact Extended Investigation”. Ambedue verranno portati avanti utilizzando la navetta Deep Impact. Oltre ad investigare la cometa Hartley 2, la sonda dedicherà parte del tempo del suo telescopio più grande – già dalla fine di questo mese -per studiare alcuni pianeti extrasolari scoperti di recente…


NASA Press Release

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Quelle misteriose esplosioni nelle profondità del cosmo…

Utilizzando la potente combinazione costituita dal satellite Swift della NASA e dal Gemini Observatory, alcuni astronomi hanno rilevato un misterioso tipo di esplosione cosmica, avvenuta miliardi di anni fa in una lontanissima zona di universo…

L’esplosione è nota tecnicamente come un gamma-ray burst (GRB) corto, e ha avuto luogo ben 7,4 miliardi e mezzo di ani fa, praticamente in un’epoca a “mezza strada” tra noi e il Big Bang. Il telescopio ultravioletto di Swift ha catturato quella sorta di impronta luminosa associata a questo peculiare GRB, che prende il nome di “afterglow”. Il nome dell’evento è GRB 070714B, ed è assai interessante in quanto costituisce il più corto GRB di cui si sia potuta misurare la distanza.

“La scoperta muove drammaticamente all’indietro nel tempo l’epoca alla quale riteniamo che i GRB corti possano esplodere. L’evento è almeno il doppio più lontano di quello che finora era ritenuto il più distante”, dice John Graham, della Johns Hopking University (Baltimora), che presenterà la scoperta nel meeting invernale della Associazione Astronomica Americana, in Texas.

Un’altra peculiarità di questo GRB è nella sua energia: è infatti cento volte maggiore di quella tipica dei GRB corti, tanto da apparire molto più vicina a quella della categoria dei GRB più estesi nel tempo. L’evento osservato risulta tanto diverso da quelli conosciuti, che è possibile che per spiegarlo si debbano ipotizzare nuovi scenari, come magari eventi di fusione tra buchi neri e stelle di neutroni.


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